Abbiamo aggiunto nuove risorse che toccano i temi dell’equità e della pianificazione del verde urbano con otto recensioni sui benefici del contatto con la natura. I benefici devono essere accessibili a tutti i cittadini e cittadine; per i gruppi vulnerabili, gli interventi in contesti naturali necessitano di specifiche metodologie.
EuroHealthNet ha recentemente organizzato un webinar sui rischi psicosociali dei lavoratori più anziani e sulle strategie di sviluppo delle competenze di resilienza, che si affianca al policy brief sullo stesso tema. Dors aggiorna questo articolo con una sintesi delle riflessioni emerse dall’evento.
Il Report vuole ispirare e orientare l’incontestabile e urgente trasformazione necessaria per garantire a tutti una migliore salute mentale, promuovendo un approccio multisettoriale, e rivolgendosi principalmente ai decision-makers del settore sanità, quali i ministri della salute e altri partner del settore che si occupano dello sviluppo delle politiche inerenti la salute mentale e della programmazione/gestione dei sistemi e servizi di salute mentale.
A giugno di quest’anno l’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato un Policy Brief, un documento di indirizzo che descrive le interconnessioni tra il cambiamento climatico e la salute mentale, e documenta l’aumento dei rischi di tipo sociale, ambientale ed economico per il benessere psicosociale, aggravato proprio dalla crisi ecologica in atto.
L’8 giugno si è svolto un incontro sul tema dell’advocacy in salute mentale, promosso dal CORIPE Piemonte, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo, che ha previsto varie azioni formative e informative, con la pubblicazione finale di un volume tematico. Obiettivo principale del progetto e dell’incontro era …“creare confronto, scambiare informazioni, sviluppare pensieri, stimolare le istituzioni verso un sistema di tutela della salute mentale”. DoRS vi ha partecipato, raccogliendo interessanti stimoli e riflessioni attuali.
Dors propone il lavoro del gruppo “Psicologi In Divenire” che parla dell'impatto del covid-19 sulla popolazione vulnerabile attraversando gli anni della pandemia e concentrandosi sulle dinamiche di sofferenza che hanno riguardato – e continuano a influenzare – tutti i livelli, dall’individuale al familiare, dall’istituzionale all’organizzativo e al sociale/comunitario.
Le nuove politiche per l’Europa mirano a costruire e sostenere la salute e il benessere. Affinché queste politiche funzionino, è essenziale comprendere i meccanismi attraverso i quali l’effettiva attuazione e trasformazione possono avvenire. In questo articolo, gli autori sottolineano l’importante ruolo dei movimenti sociali, dell’azione comunitaria e delle ONG (Organizzazioni Non Governative), quali pietre miliari di un cambiamento di successo.
Il 12 aprile si è svolto a Torino il Convegno su “Healing Garden – il giardino parlante”, organizzato dall’Ospedale Mauriziano in collaborazione con una rete di partner locali tra cui DoRS Regione Piemonte. Il convegno è una tappa del progetto del Rito Laico del 2022 che si svolgerà il 4 luglio.
Il 17 maggio è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. DoRS, per l’occasione, ha preparato un articolo per indagare l’impatto della pandemia di COVID-19 sul benessere psicologico e sociale delle persone LGBTQIA+. La pandemia di COVID-19 e le strategie di contenimento della trasmissione del virus hanno comportato conseguenze potenzialmente negative in termini di benessere psicologico e sociale in tutta la popolazione, in particolare per le popolazioni vulnerabili, tra cui le persone LGBTQIA+, già gravate dal peso di condizioni sociali avverse o precarie e stigmatizzanti.
La revisione indaga l’associazione – in specifico il legame causa-effetto - tra l’attività fisica e il rischio di depressione in età adulta.
Sono stati inclusi 15 studi prospettici (o di coorte) che hanno coinvolto più di 2 milioni di persone, che hanno evidenziato un’associazione “curvilinea” inversa tra l’attività fisica e l’insorgenza della depressione, con un aumento del rischio nei casi di livelli di attività più bassi: gli adulti che seguivano le raccomandazioni inerenti l’attività fisica avevano un più basso rischio di depressione rispetto agli adulti che non svolgevano alcun tipo di movimento fisico, e il rischio si riduceva in maniera significativa anche con dosi di attività fisica relativamente basse.
Inoltre, una stima sulla prevalenza dell’ esposizione tra le coorti considerate ha consentito di dire che: se gli adulti meno attivi avessero adottato le raccomandazioni inerenti i livelli ottimali di attività fisica, si sarebbe potuto prevenire/evitare l’11,5% di casi di depressione.
La review e meta-analisi sistematica conclude evidenziando i benefici significativi a livello di salute mentale derivanti dall’essere fisicamente attivi, anche con livelli di attività un po' ridotti rispetto alle raccomandazioni di sanità pubblica, ed esortando gli operatori a promuovere l’attività fisica per migliorare il benessere mentale.
Pearce M, Garcia L, Abbas A, et al. Association Between Physical Activity and Risk of Depression: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Psychiatry. Published online April 13, 2022.
EuroHealthNet ha pubblicato un report per analizzare le potenzialità dei Piani di Ripresa e Resilienza degli Stati EU, compresa l’Italia, che nei prossimi anni dovranno guidare la ricostruzione dopo l’emergenza pandemica, promuovendo in maniera sistematica, strutturale e sostenibile l’equità, la salute e il benessere psico-fisico-sociale.