Adolescenti, alimentazione e attività fisica. A che punto siamo?
a cura di Alessandra Suglia, Dors

Il 10 marzo 2011 si è svolto a Parma il Convegno: “Alimenta il movimento. Alimentazione, attività motoria e salute dall’infanzia all’adolescenza”. Questo evento è stato l’ultimo di tre appuntamenti organizzati dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di fornire elementi conoscitivi sui dati delle indagini Okkio alla salute e Health Behaviour in School-aged Children e sulle parti del piano regionale della prevenzione dedicate agli stili di vita (leggi e scarica il programma del Convegno Alimenta il movimento).

Nell’ambito del convegno, Dors ha presentato una sintesi delle prove di efficacia sulla promozione di uno stile di vita sano e attivo in adolescenza. La relazione ha evidenziato una serie di raccomandazioni per la pratica e il punto di vista degli adolescenti e dei docenti (Scarica la relazione di Dors al Convegno Alimenta il movimento).

Da una prima analisi delle prove indicate da revisioni sistematiche (Summerbell, 2005; Kropski, 2008; Kamath, 2009; Brown, 2009; Dobbins, 2009), gli interventi, rivolti ai bambini e agli adolescenti, di promozione di sani stili di vita si confermano molto promettenti.

Gli obiettivi di questi interventi sono:
- aumento delle sane scelte alimentari
- aumento dei livelli quotidiani di attività fisica
- riduzione delle ore trascorse davanti a video (televisione, computer, videogiochi).

Gli interventi, rivolti agli adolescenti, sono multi-livello e coniugano azioni educative, ambientali e politiche sia per l’alimentazione che per l’attività fisica.

Le azioni sono:
- la trasmissione di informazioni corrette sui benefici di una sana alimentazione e di una costante attività fisica
- la disponibilità di spazi/percorsi per il dialogo e per il confronto tra pari e con esperti su abitudini alimentari, immagine corporea, ruolo dei pari e dei messaggi trasmessi dai media
- l’opportunità durante l’orario scolastico di sperimentare modalità per fare attività fisica che siano innovative, divertenti e differenziate per genere
- la diffusione di messaggi di comunicazione che incoraggino l’adozione di sani stili di vita
- l’offerta di percorsi formativi rivolti ai docenti su dati epidemiologici, benefici/rischi riguardanti i comportamenti sani e a rischio, metodi e strumenti per l’attuazione e la gestione degli interventi
- il coinvolgimento della famiglia attraverso una costante informazione delle attività scolastiche e la distribuzione di materiali (newsletter periodiche, opuscoli,…)
- il coinvolgimento attivo della comunità locale attraverso forme di co-progettazione di eventi e di campagne di comunicazione oppure attraverso ricognizioni di risorse e opportunità offerte dal territorio per la pratica dell’attività fisica quotidiana
- la riduzione del prezzo degli snack/bevande ipocalorici/freschi venduti negli istituti scolastici e nei punti di ristoro limitrofi
- la disponibilità di frutta e snack sani da consumarsi come spuntini
- la riorganizzazione delle giornate scolastiche al fine di riconoscere occasioni brevi e costanti per fare movimento e non solo durante le ore di educazione fisica.

La letteratura (Shepherd, 2006) indica gli amici, i mass media e la famiglia come le fonti che gli adolescenti prediligono per orientare le proprie scelte alimentari. Gli adolescenti chiedono inoltre di poter fare attività fisica in modo divertente. Le ragazze preferiscono attività che rafforzino il senso dell’autoefficacia mentre i ragazzi si sperimentano volentieri nel potenziare le proprie capacità fisico-sportive.

I docenti, impegnati in prima linea nella promozione di sani stili di vita, propongono una serie di indicazioni operative per la sostenibilità e la trasferibilità degli interventi realizzati nella scuola.

Le indicazioni proposte sono:
- individuare nella realtà scolastica le situazioni che non cambiano e su quelle ancorare le azioni di promozione della salute
- attuare protocolli di intesa tra Scuola e Sanità di “buona qualità”
- fare rete con gli attori del territorio
- prendere spunto da esperienze di buona pratica già realizzate
- dare un significato preciso e chiaro ai percorsi intrapresi
- fare marketing organizzando eventi-vetrina per far conoscere i progetti della scuola
- coinvolgere i genitori dimostrando loro che la promozione della salute è una tematica trasversale fortemente collegata alle materie curriculari
- documentare i progetti e le iniziative realizzate.

Una versione più approfondita della relazione di Dors, come buona parte degli altri interventi al Convegno Alimenta il movimento, è resa disponibile sul sito dell’Azienda sanitaria locale di Parma, nella sezione: Seminari, convegni e corsi.


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