La salute comunicata dalle Aziende Sanitarie Italiane
a cura di E. Tosco, Dors

Nel 2010 la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere ha dato l'avvio al laboratorio "Comunicazione e promozione della salute", uno spazio di condivisione di obiettivi e strategie tra le Aziende sanitarie associate sui temi della comunicazione, educazione e promozione della salute.

Il Laboratorio dedica particolare attenzione alle modalità, agli strumenti e alle esperienze di comunicazione per la salute delle diverse Aziende, consiederando sia la comunicazione sulla promozione di stili di vita sani, che le attività di comunicazione istituzionale delle Aziende stesse. Negli anni viene condotta una vera e propria mappatura dei materiali, progetti e iniziative di comunicazione realizzate dalle 12 Asl aderenti al Laboratorio Fiaso.

Da questo lavoro di ricerca nasce la pubblicazione "Comunicazione e promozione della salute nelle Aziende sanitarie. Organizzazione, profilo professionale ed esperienze sul campo", che oltre ad offrire un quadro complesso ed eterogeneo di come vengono utilizzati i differenti media e canali di comunicazione all'interno delle Aziende sanitarie italiane, descrive la figura professionale del comunicatore e del promotore della salute, analizza le campagne di comunicazione più rilevanti sui temi dell'Alimentazione e dell'attività fisica, dell'Alcol e del fumo, dell'HIV e delle MST realizzate in Europa e nel Mondo, in modo da operare un confronto su stili e modalità comunicative.  Il volume contiene, inoltre, una rassegna dello sviluppo storico del concetto di promozione della salute, delle normative italiane e delle principali esperienze internazionali, così come delle principali strategie di valutazione presenti in letteratura.

La ricerca è stata presentata a Settembre in occasione dell'Expo Milano 2015 all'interno del Padiglione della Regione Lombardia dove Dors, nella persona di Claudio Tortone, Responsabile dell'Area Piani e Progetti, ha preso parte come Discussant alla tavola rotonda che ha visto la presenza di chi ha vissuto in prima persona l'esperienza del Laboratorio Fiaso, tra cui il Dott. Walter Giacomo Locatelli, vicepresidente FIASO e responsabile del Laboratorio "Comunicazione e promozione della salute" a cui abbiamo posto le seguenti domande:

 

1. Secondo i risultati della ricerca Fiaso, che ruolo riveste, ad oggi, la comunicazione e le attività ad essa collegate, nelle Aziende sanitarie italiane? Quali gli elementi critici e quali le opportunità?

La ricerca presentata da FIASO all’Expo di Milano ha analizzato le campagne di comunicazione e promozione della salute di 18 Aziende sanitarie, evidenziando come in un caso su tre questa attività non venga sostanzialmente svolta: potrebbe sembrare un dato negativo, ma dobbiamo sottolineare che, negli ultimi anni, al settore della comunicazione sono state destinate sempre maggiori attenzioni e risorse. Il suo ruolo si è andato quindi espandendo, sia sotto il profilo della comunicazione istituzionale (interna ed esterna) sia sotto quella delle campagna di educazione e promozione della salute. Gli elementi più critici sotto questo profilo nascono in primis dall’organizzazione interna delle Aziende: sono molte infatti le realtà in cui la comunicazione non è appannaggio di una struttura ad hoc, ma viene affidata ora agli uffici per le relazioni con il pubblico, ora ai servizi informativi, ecc.

La nostra ricerca evidenzia allo stesso modo come, in alcuni casi, non vengano applicati alcuni principi fondamentali della “buona” comunicazione. È il caso della segmentazione della popolazione al fine di individuare il target delle campagne: senza iniziative mirate ad un pubblico specifico è elevato il rischio che il messaggio arrivi a fasce di popolazione che già mostrano stili di vita relativamente più sani, ottenendo il cosiddetto “effetto San Matteo”.

2. Il web 2.0 e i social media in che modo possono contribuire al miglioramento della comunicazione in promozione della salute?

Naturalmente, in questa prospettiva, il web 2.0 e i social media rappresentano uno strumento potente e una grande opportunità, sia per la loro capacità di raggiungere le nicchie di popolazione più difficili da raggiungere con la comunicazione tradizionale, i giovani, che sono poi il target principale dei programmi di educazione alla salute, sia per i costi di utilizzo relativamente bassi. Questo però non può significare che l’utilizzo del web sia semplice e immediato: è semmai vero il contrario. Per questo dalla nostra ricerca emerge con forza la necessità di dedicare all’utilizzo della rete risorse umane con una formazione specifica e delle competenze tecniche.

3. Quali saranno le prossime tappe del prezioso percorso intrapreso con la ricerca “Comunicazione e promozione della salute nelle Aziende sanitarie”?

La seconda fase del Laboratorio FIASO “Comunicazione e promozione della salute” svilupperà le migliori pratiche (tecnico/organizzative) selezionate dal laboratorio e  valorizzerà i social media nelle attività di promozione della salute, dai “Progetti di comunità”  al “Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018” con la partecipazione di circa trenta Aziende associate alla Federazione.

 


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