Advocacy per l’attività fisica
a cura di Alessandra Suglia, Dors

Da Toronto a Bangkok

Il 2018 sarà un anno importante per la promozione dell’attività fisica.

La rilevanza dell’attività fisica - dimostrata per la salute e per altri obiettivi di sviluppo sostenibile - ha modificato la lista delle priorità del Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione Mondiale della Salute (Oms), che sta già lavorando allo sviluppo di un Piano di azione mirata alla promozione dell’attività fisica per la salute (la versione finale sarà disponibile a maggio 2018).

Tra i documenti che saranno utilizzati per la scrittura di questo piano, vi sono le tre dichiarazioni di advocacy sull’importanza della promozione dell’attività fisica, per la prevenzione delle malattie non trasmissibili, che la Società Internazionale per l’Attività fisica e la Salute (www.ispah.org) ha redatto in questi anni.

La Carta di Toronto per l’attività fisica. Una chiamata globale all’azione (maggio, 2010) e I sette migliori investimenti che funzionano per la promozione dell’attività fisica (febbraio, 2011) - versioni in lingua inglese su www.ispah.org/resources - hanno sottolineato l’importanza di mettere in atto quattro azioni strategiche per promuovere l’attività fisica per tutti, indicando a diversi settori della società – oltre alla Sanità - i ruoli che possono giocare e le azioni che possono realizzare in sinergia tra loro.

La recente Dichiarazione di Bangkok sull’attività fisica per la salute globale e lo sviluppo sostenibile (novembre, 2016 – versione originale in lingua inglese) completa i due precedenti documenti e parla ancora di strategie intersettoriali.

Il nuovo documento indica le sei fasi prioritarie per sviluppare – a livello nazionale, regionale e locale – un piano di azione dedicato alla promozione dell’attività fisica; un piano che veda la partecipazione della società civile, della comunità scientifica e di tutti i settori che hanno responsabilità e interesse nella sua elaborazione e attuazione.

La traduzione in lingua italiana della Dichiarazione di Bangkok sull'attività fisica è on-line su www.ispah.org e su Dors.it in allegato a questo articolo. La traduzione (autorizzata dall'Ispah) è a cura dell'Università degli Studi di Cagliari (Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare, Prof. Paolo Contu - Vice Presidente IUHPE (www.iuhpe.org) con incarico per la comunicazione - e dr.ssa Francesca Sanna) - e di DoRS Regione Piemonte.


Alcune rilevanti iniziative italiane di advocacy per l’attività fisica

Nell’ambito del Servizio sanitario nazionale/regionale, la consapevolezza che la promozione dell’attività fisica è un obiettivo - di salute e di benessere – partecipato, intersettoriale e multiprofessionale è evidente dalla prima metà degli anni 2000, con i Piani di prevenzione e i Progetti finanziati dal Ccm.

Nel 2006, infatti, con il progetto Ccm – Regione Emilia-Romagna “Promozione dell’attività fisica. Azioni per una vita in salute”, in sinergia con il progetto Ccm – Regione Veneto “Progetto nazionale di promozione dell’attività motoria”, sono nate, nelle Regioni partner, le Reti intra-regionali a sostegno della causa dell’attività fisica, composte da professionisti sanitari delle Aziende sanitarie locali, rappresentanti i servizi che si occupano di prevenzione e promozione della salute.

Lo scopo era di istituire un livello di coordinamento locale capace di mettersi in relazione con i protagonisti delle numerose iniziative ormai presenti anche nei Comuni più piccoli. Questi operatori hanno il compito di contribuire a definire strategie, promuovere e coordinare interventi volti ad affermare una concezione di attività fisica che va al di là dell’attività sportiva agonistica, divenendo invece un momento di promozione del benessere psicofisico e relazionale nei diversi setting di comunità. Hanno anche il ruolo di punto di riferimento scientifico per gli interventi realizzati da altri.

Nel biennio 2010 – 2012, per revisionare le traduzioni italiane de “La Carta di Toronto per l’attività fisica” e de “I sette migliori investimenti per la promozione dell’attività fisica” (leggi le traduzioni raccolte in un'unica pubblicazione Dors), è stata invece creata una Rete per azioni di advocacy (scopri i membri attuali di questa Rete nel documento in calce a questo articolo).
Questa Rete si è costituita con lo scopo indicato dell’azione n. 4 della Carta di Toronto: Attivare reti e partnership in tutti i settori per sostenere la Carta di Toronto e per applicarla.

Dors ha coordinato il lavoro di traduzione e validazione dei due documenti internazioni e l’avvio della Rete, che è composta da rappresentanti i settori richiamati dalla Carta di Toronto: Istruzione, Trasporti e pianificazione, Progettazione e ambiente, Luogo di lavoro, Sport parchi e tempo libero, Sanità.

Nel 2011
, è stato inoltre avviato il progetto Ccm – Regione Emilia-Romagna “Una rete di azioni per rendere operativa la Carta di Toronto”, il quale, in linea con le azioni indicate dalla Carta, si è proposto di:

…realizzare [a partire dalle Regioni partner] azioni coordinate negli ambiti della Carta di Toronto con interventi di carattere pratico, dall’attivazione di gruppi di cammino per popolazioni target (bambini, neomamme e donne in menopausa) a interventi sperimentali sui piani regolatori per condividere scelte di politica urbanistica che favoriscano l’attività fisica.

Il gruppo di pilotaggio di questo progetto Ccm ha collaborato all’organizzazione del corso “Dare attuazione alla Carta di Toronto. 6° Corso Girolamo Mercuriale 2013” (questa è la pagina che raccoglie tutti i materiali del corso).


Un nuovo spazio per fare advocacy per l’attività fisica


Oggi, con la Dichiarazione di Bangkok, invitiamo le Reti per l’attività fisica già attive, e i lettori di Dors.it che portano avanti progetti sulla promozione dell’attività fisica in diversi ambiti, a:

- dichiarare il proprio sostegno alla Dichiarazione di Bangkok - www.ispah.org/resources - e a scaricare i materiali per diffonderla presso gli enti di appartenenza e le Reti e i tavoli di lavoro di cui si è parte. I materiali sono in lingua inglese, ma riprendono parti di testo della Dichiarazione, disponibile ora anche in lingua italiana.

- scrivere - su questo muro virtuale creato da Dors - dei progetti e degli interventi di promozione dell'attività fisica in corso di attuazione, o appena conclusi, realizzati dalle proprie organizzazioni, o dei quali si è a conoscenza nel territorio di appartenenza. Progetti che abbiano avuto impatto su uno o più degli otto obiettivi di sviluppo sostenibile, assegnati dalle Nazioni Unite a tutti i Paesi per il 2030, e richiamati dalla Dichiarazione di Bangkok:



1.    tutelare la salute e il benessere per tutti e a tutte le età
2.    offrire un’istruzione di qualità
3.    realizzare l’uguaglianza di genere
4.    ridurre le disuguaglianze
5.    rendere le città e le comunità inclusive, sicure, resilienti e sostenibili
6.    agire per combattere il cambiamento climatico
7.    proteggere la vita sulla terra
8.    promuovere società eque, pacifiche e inclusive

 

Tutti i contributi scritti sul muro saranno restituiti, nei mesi successivi, con una news su Dors.it.
Ci auguriamo che questa piccola iniziativa di advocacy sia una preziosa opportunità di conoscenza e di scambio. Grazie per la partecipazione!

Foto di Diego Hernandez in unsplash.com


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