La violenza di genere durante il lockdown: i dati ISTATa cura di Marina PenassoPubblicato il 27 Maggio 2020Aggiornato il 01 Giugno 2020DatiDurante il lockdown sono state 5.031 le telefonate al numero 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. Le donne che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner. Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno sarà necessario un periodo di riferimento più lungo. Per il Lazio, il tasso di incidenza passa dal 6,8 del 2019 al 12,4 dello stesso periodo del 2020, per la Toscana, dal 4,8 all’8,5 per 100 mila abitanti. Le vittime chiamano di più rispetto allo stesso periodo del 2019 anche dalla Sardegna e dall’Umbria. Le chiamate motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita ammontano a 1.543, ma si chiama anche per avere informazioni sul servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre situazioni di disagio diverse dalla violenza (17,1%). Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano anche casi di violenza assistita. TAG ARTICOLOCOVID19; FEMMINICIDIO; INTIMATE VIOLENCE; Violenza di genere ; VIOLENZA SULLE DONNE;