Digitalizzazione industriale. Un’inchiesta sulle condizioni di lavoro e salute.a cura di Paola Capra, DorsPubblicato il 19 Novembre 2021Aggiornato il 16 Dicembre 2021RecensioniSi tratta di una ricerca svolta da Dario Fontana, ricercatore di Sociologia del lavoro presso il Servizio di Epidemiologia del Piemonte, e pubblicata da Franco Angeli, che ha studiato gli effetti dello sviluppo tecnologico su più di mille lavoratrici e lavoratori impiegati all’interno di otto aziende operanti nei settori produttivi agroalimentare, metalmeccanico, ceramica, biomedicale, logistico, bancario. Nel dettaglio sono state coinvolte otto imprese di dimensioni medie e grandi della provincia di Modena - territorio che rappresenta indubbiamente uno dei poli produttivi più avanzati del paese - scelte tra quelle con processi ad alto grado di digitalizzazione. Si sono visitati gli stabilimenti e si sono intervistati tecnici aziendali, le RSU, le RLS e alcuni funzionari sindacali (30 individui per un totale di più di 100 ore fra riunioni e interviste). Da ultimo si è proceduto a somministrare un questionario d’inchiesta che ha visto coinvolti più di mille lavoratori e lavoratrici e che ha analizzato le condizioni di lavoro da diversi punti di vista: intensificazione e standardizzazione; spazio di decisionalità; rapporto di autodeterminazione uomo/macchina e controllo aziendale; relazioni socio-organizzative; insicurezza del lavoro; soddisfazione del lavoro; rapporto fra lavoro e salute. Particolare risalto si è inoltre dato ai principali effetti sulla salute: rischio stress-lavoro correlato, salute mentale, disturbi muscolo-scheletrici. La costruzione del disegno della ricerca e la successiva inchiesta sul campo sono iniziate a settembre del 2018 e si sono concluse nel mese di marzo 2020, l’elaborazione e la revisione completa dei dati, oltre alla scrittura del testo, si è conclusa nel mese di febbraio 2021. Affidiamo alle parole dell’autore alcune considerazioni in merito ai risultati: “la direzione dello sviluppo tecnologico sembra proiettare i lavoratori verso una produzione estremamente intensificata, escludendoli da forme efficaci di controllo decisionale. Inoltre, nel complesso del rapporto lavoro-salute, emerge una condizione fortemente a rischio e una narrazione consapevole degli effetti negativi che intercorrono al suo interno. Bisognerebbe dunque chiedersi se le attuali politiche di digitalizzazione industriale stiano veramente tracciando un reale orizzonte di benessere collettivo o stiano invece volgendo verso un inasprimento delle condizioni di lavoro.” Per approfondimenti vi invitiamo a leggere l’intervento di Dario Fontana sul Fatto Quotidiano del 28 ottobre. Inoltre una copia della monografia è presente nella biblioteca interna al Servizio di Epidemiologia, disponibile per la consultazione. TAG ARTICOLOAMBIENTE DI LAVORO; BENESSERE PSICOFISICO; STRESS OCCUPAZIONALE; SVILUPPO TECNOLOGICO;