Camminare in gruppo fa davvero bene alla salute
a cura di Marina Penasso, Alessandra Suglia - Dors

Da sapere

I benefici dell’attività fisica sono ampiamente documentati sia per il mantenimento dello stato di salute sia per la riduzione dei fattori di rischio.

La revisione sistematica Hanson e Jones, 2015 (1) dimostra, nello specifico, che camminare in gruppo all’aperto, senza correre, è un efficace investimento per la salute psicofisica.

Una persona adulta che con continuità cammina a una velocità circa tra i 5 e gli 8 chilometri all’ora, per almeno 30 minuti al giorno – anche frazionati in camminate di 10 minuti - ottempera alle raccomandazioni sui livelli di attività fisica consigliati, consuma energia sufficiente per essere classificata come attività di intensità moderata e lo fa con uno sforzo fisico dal metodo semplice e accessibile.


Risultati dello studio

La meta-analisi, con calcoli statistici, ha dimostrato che ci sono stati miglioramenti rilevanti dall’inizio alla fine degli interventi rispetto ai seguenti parametri di salute:

  • si riduce la pressione sanguigna sistolica e diastolica, i battiti cardiaci a riposo e i battiti cardiaci al minuto;
  • si riduce il grasso corporeo e l’Indice di massa corporea (Imc);
  • si riduce il colesterolo totale;
  • migliorano le competenze cognitive e la depressione;
  • migliora il funzionamento dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.

Il funzionamento dell’apparato cardiovascolare e respiratorio è stato misurato attraverso l’incremento dell’ossigenazione nel sangue (Vo2Max) e un più alto punteggio ottenuto con il test del cammino (six minute walking test).

Il test del cammino valuta la capacità di percorrere una certa distanza ed è una misura rapida ed economica per valutare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane oppure il grado di limitazione funzionale del soggetto.

I dati della revisione sono stati confrontati con altri studi che valutavano l’efficacia dell’uso del contapassi per aumentare i livelli di attività fisica. I risultati hanno dimostrato che i gruppi di cammino riportano benefici uguali e superiori agli interventi che prevedevano l’uso dei pedometri, in particolare, rispetto alla riduzione dell’Imc e della pressione sanguigna.

 

 

Indicazioni per la pratica medica

La revisione Hanson e Jones, 2015 ha rilevato che camminare in gruppo con la guida di persone formate ad hoc, all’aperto, è un beneficio per la salute “ad ampio spettro” e, praticamente, senza effetti avversi.

Le persone adulte e anziane partecipano volentieri a un gruppo di cammino perché lo considerano un intervento fattibile, economico e adatto alle proprie capacità fisiche che consente pertanto di aumentare l’attività fisica di intensità moderata. Camminare in gruppo, con continuità, è anche ben accettato dalle persone con patologie come un ‘trattamento’ aggiuntivo che ha benefici per la salute sia fisiologici sia psicologici. I medici possono quindi raccomandare il ‘gruppo di cammino’ come un’ulteriore opzione efficace a quei pazienti che trarrebbero dei benefici nell’aumentare l'attività fisica di intensità moderata. Tra questi si possono annoverare i pazienti con artrite, demenza, diabete, fibromialgia, obesità e sovrappeso, Morbo di Parkinson e problemi di salute mentale.

 

Lo studio

La ricerca è stata effettuata attraverso l’interrogazione di 7 banche dati elettroniche, registri di trial clinici,letteratura grigiae bibliografia in lingua inglese fino a novembre 2013.

Sono stati identificati 42 studi che hanno coinvolto 1843 partecipanti.

Sono stati inclusi gli studi che prevedevano la partecipazione di adulti, dai 19 anni in su, a gruppi di cammino organizzati all’aria aperta e guidati da persone formate ad hoc.

Gli interventi degli studi selezionati dovevano prevedere la sola realizzazione di gruppi di cammino in modo tale da poter attribuire gli outcome di salute direttamente al camminare in gruppo e non ad altre componenti. Sono stati selezionati solo studi in lingua inglese.

Gli studi sono stati condotti in 14 diversi Paesi, con prevalenza degli Stati Uniti. I partecipanti ai singoli studi erano in prevalenza di sesso femminile (76%) mentre il 43% degli studi vedeva la partecipazione di sole donne; non sono stati selezionati studi con soli uomini. L'età media era 58 anni, con 15 studi specificamente rivolti a partecipanti anziani.

Gli interventi variavano, in termini di durata della camminata, da 168 minuti a 8580 minuti e, in termini di durata dell’intervento, da 2 settimane a 1 anno.

Limiti - La mancanza di informazioni socio-economiche sui partecipanti agli studi considerati ha impedito l’analisi della distribuzione degli effetti tra i diversi gruppi sociali. Questo conferma le preoccupazioni sollevate dalla revisione sistematica Ogilvie et al., 2007 (2) per cui tali interventi possano essere preferenzialmente scelti dai gruppi più abbienti – i quali probabilmente riescono anche a parteciparvi con continuità nel tempo - alimentando quindi la crescita delle disuguaglianze di salute.

 

 

Riferimenti bibliografici

  1. Hanson S, Jones A, Is there evidence that walking groups have health benefits? A systematic review and meta-analysis. Br J Sports Med 2015; 49: 710 – 715

  2. Ogilvie D et al., Interventions to promote walking: systematic review. BMJ 2007; 334:1204-7

 

 

Foto: K. Friis in flickr.com


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