Active School Flag: una buona pratica da “portare” in Piemonte
a cura di Simonetta Lingua, Paola Ragazzoni, Vincenzo Rubino - Dors Piemonte

Introduzione

L’Unione Europea (UE), attraverso il Programma Salute 2014-2020, co-finanzia iniziative volte a supportare i Paesi in un approccio globale alla promozione della salute e al controllo delle malattie croniche fra le quali figurano le Joint Action (JA). CHRODIS Plus* è una JA che coinvolge 42 partners da 18 Paesi Europei, oltre a tre partners da Norvegia, Serbia e Islanda ed è divisa in 8 aree (o Work package), le prime tre trasversali e le restanti tematiche.

L’Italia partecipa con diversi rappresentanti, tra i quali DoRS, nel Work Package dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute, dove si occuperà di studiare le condizioni di trasferibilità di una buona pratica irlandese, Active School Flag (ASF), in alcune scuole aderenti alla Rete Piemontese delle Scuole che Promuovono Salute (rete SHE).

Active School Flag

The Active School Flag è una iniziativa nazionale irlandese che intende incrementare i livelli di attività fisica per i bambini/ragazzi (5-18 anni), attraverso la creazione di una comunità scolastica attiva ed educata al movimento. Il progetto, che ha avuto inizio nel 2009, invita le scuole ad aderire al programma su base volontaria fornendo supporto pratico e metodologico nella realizzazione delle attività e nella valutazione. In particolare gli strumenti di valutazione iniziale indagano come le scuole affrontano il tema dell’attività fisica e come hanno ottenuto dei cambiamenti nel contesto locale, con quali risorse e strutture organizzative, comprese nuove collaborazioni all’interno della comunità.

Il programma ci è sembrato particolarmente interessante perché:

  • è basato sul “whole school approach”, e in Irlanda coinvolge 626 scuole e più di 13.000 studenti
  • ha un approccio globale all’attività fisica composto da 4 “pilastri” o capisaldi (educazione fisica curricolare, attività fisica, partnership/collaborazioni locali e settimana attiva)
  • sottolinea come inclusione e relazioni di collaborazione possono essere un elemento cruciale per affrontare disuguaglianze nell’ambito dello svolgimento dell’attività fisica
  • si basa sul modello “scuole attive” ben valutato e applicato in altri Paesi; è supportato da linee guida standardizzate, da un toolkit con strumenti di autovalutazione e suggerimenti che vengono periodicamente aggiornati

Riprende quindi elementi tipici dell’approccio all’attività fisica e della cultura scolastica italiana e piemontese.

Site Visit

Il gruppo di lavoro Italiano che si occupa della implementazione del progetto è multiprofessionale ed è composto da esponenti di enti diversi:

  • Sara Coccolo e Annamaria Capra dell’Ufficio Scolastico Regionale, referenti Bisogni educativi Speciali, inclusione e Promozione della Salute nelle scuole
  • Anna Motta dell’Ufficio Scolastico Regionale, referente regionale per l’attività fisica
  • Susanna Dal Rio, referente dell’attività fisica dell’Istituto Comprensivo centro Storico di Moncalieri
  • Patrizia Venesia, referente alla salute dell’Istituto Rita Levi Montalcini di Torino
  • Vincenzo Rubino, Simonetta Lingua e Paola Ragazzoni di DoRS 

Il 6 e 7 giugno scorsi con alcuni rappresentanti del gruppo di implementazione piemontese siamo andati in Irlanda per studiare, comprendere e veder realizzato “in contesto reale” il programma Active School Flag.

La visita a Dublino è stata molto interessante ed arricchente in quanto

  • abbiamo avuto modo di capire nel dettaglio come funziona e come è organizzato il programma,
  • abbiamo potuto visitare 4 diverse scuole e comprendere come le attività proposte possano essere inserite in maniera flessibile e personalizzata nelle attività curriculari e nella organizzazione specifica di ogni scuola,
  • abbiamo potuto confrontarci e discutere con i colleghi irlandesi ma anche con colleghe Lituane, interessate a implementare lo stesso programma in due Comuni
  • abbiamo costruito relazioni e posto le basi per scambi e collaborazioni future nel rispetto delle specificità nazionali e nell’interesse di conoscersi meglio e condividere esperienze e modalità di lavoro sui temi della promozione della salute

Nel corso dell’anno scolastico 2018-2019 due scuole piemontesi, l’Istituto Comprensivo Centro Storico di Moncalieri e l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Torino, introdurranno nel programma e nella routine scolastica alcune attività tra quelle proposte dal programma irlandese e ciò permetterà di fare  riflessioni circa l’applicabilità, e la trasferibilità dell’esperienza irlandese nel contesto italiano, caratterizzato da scuole molto più ampie, numerose e con una organizzazione complessa.

Percorso di formazione piemontese

In regione Piemonte nel corso degli ultimi anni, grazie a una proficua collaborazione interistituzionale, i principi dell’Health Promoting School (HPS) dell’OMS sono diventati patrimonio condiviso all’interno delle culture istituzionali e professionali, facilitando così la declinazione del paradigma della salute in ambito scolastico attraverso la promozione delle competenze per la vita (life skills, empowerment), delle metodologie partecipative (co-progettazione, lavoro in team, work discussion, peer education) per la progettazione e la formazione congiunta e la valorizzazione delle differenze in base al principio dell’equità e del rispetto della persona.

In particolare, Regione Piemonte ha investito in una azione di Formazione per la figura dei ‘Referenti’ delle istituzioni scolastiche e in un Modello laboratoriale di approfondimento attraverso la ricerca azione, nel rispetto delle Raccomandazioni del "Whole-School Approach" che propone un approccio innovativo e sistemico integrato nella vita scolastica.

All’interno di questa cornice, in linea con le caratteristiche dell’ASF l’ipotesi di trasferibilità della buona pratica si inscrive in un processo che dovrebbe dare solidità all’esperienza.

 

*La JA Chrodis (Azione Comune per la lotta alle malattie croniche e la promozione dell'invecchiamento sano) ha avuto l’obiettivo di promuovere e facilitare  lo scambio di “buone pratiche” tra i paesi partner, identificando i migliori approcci per la prevenzione e la cura delle malattie croniche, mentre Chrodis Plus si propone di sostenere i Paesi europei nell’implementazione delle buone pratiche e delle attività basate su prove d’efficacia identificate, per migliorare la qualità della prevenzione e cura delle malattie croniche.


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