Se la 'scuola promuove salute', l'attività fisica può diventare uno stile di vitaa cura di Alessandra Suglia, DorsPubblicato il 16 Settembre 2014Aggiornato il 20 Settembre 2016Sintesi di studi/reviewA fine anni ottanta, dopo aver adottato la Carta di Ottawa per la promozione della salute, l’Organizzazione mondiale della sanità diffonde il modello teorico 'Scuole che promuovono salute'.Com’è noto, per questo modello, la salute e il benessere degli studenti si tutela e si alimenta con un approccio olistico che crea connessioni congruenti tra la didattica, l’organizzazione degli spazi, le scelte politiche e organizzative della scuola e la costruzione delle alleanze con le famiglie e la comunità locale.La revisione sistematica di Langford R. et al., pubblicata ad aprile 2014 su Cochrane Database Systematic Review, si chiede se il modello 'Scuole che promuovono salute' sia efficace: gli studenti acquisiscono comportamenti salutari? Il loro rendimento scolastico migliora? Le assenze si riducono?Già nel 1999 le revisioni sistematiche di Lister-Sharp et al. si erano posti lo stesso obiettivo, ma gli studi a disposizione erano allora pochi, e non tutti erano studi scientifici controllati.La revisione di Langford R. et al. ha invece condotto una revisione sistematica su sessantasette studi controllati. La maggior parte degli studi è stata realizzata nella scuola primaria e ha previsto un piano di attività coerente con il modello Oms - School for Health in Europe. Gli autori precisano che solo dieci studi hanno dichiarato di adottare, e hanno attuato davvero, un programma di 'Scuole che promuovono salute'. Pochi studi, tra i selezionati, hanno valutato l'impatto dei programmi sul rendimento scolastico.I temi degli studi sono: attività fisica (n. 4 studi), alimentazione (n. 12) attività fisica e alimentazione (n. 18), bullismo (n. 7), fumo (n. 5), alcol (n. 2), salute sessuale (n. 2), violenza (n. 2), salute mentale (n. 2), prevenzione malattie infettive (n. 2), interventi su più fattori di rischio (n. 7), uso del casco (n. 1), disturbi del comportamento alimentare (n. 1), protezione dai danni dei raggi solari (n. 1), salute orale (n. 1). Dove il numero di studi l’ha permesso, è stata eseguita una meta-analisi.In generale, dalla meta-analisi emerge che il modello ‘Scuole che promuovono salute’ è efficace per ridurre il valore dell’indice di massa corporea degli studenti in sovrappeso o obesi; migliora i livelli settimanali di attività fisica e il consumo, anche se minimo, di frutta e verdura. In questo articolo descriviamo, nello specifico, i programmi presi in esame dalla revisione che si pongono sia l’obiettivo di promuovere l’attività fisica che abitudini alimentari salutari e sono realizzati da istituti scolastici che aderiscono al modello ‘Scuole che promuovono salute’. Questi programmi si confermano efficaci nel migliorare i livelli di attività fisica, svolta con intensità vigorosa, e l’efficienza fisica nella fascia di età tra i sei e i dodici anni.Le prove di efficacia rispetto all’alimentazione sono meno promettenti. I programmi che mirano invece solo a promuovere scelte alimentari salutari riportano un aumento - anche se minino, stimato di circa mezza porzione al giorno - del consumo di frutta e verdura.Nella pratica, le azioni che compongono questi programmi sono:Curriculum lezioni teorico/pratiche per suscitare interesse, sviluppare competenze e per trasmettere informazioni chiare e corrette su, per esempio, i benefici dell’attività fisica e dell’alimentazione salutare, i determinanti psicosociali alla base di questi comportamenti,… aumento – uno o due ore in più a settimana - e valorizzazione delle ore di educazione fisica Ambiente scolastico intervalli per svolgere attività di movimento durante una lezione e l’altra inserimento di piatti salutari nel menù della mensa scolastica individuazione/progettazione partecipata e utilizzo di percorsi sicuri casa-scuola formazione dei docenti e creazione di gruppi di lavoro dedicati Famiglie e territorio attività di comunicazione (invio newsletter della scuola, organizzazioni di eventi,…) individuazione/progettazione partecipata di aree verdi, nel quartiere di residenza e vicino all’istituto scolastico sensibilizzazione dei gestori dei punti di ristoro, presenti nel quartiere di residenza e vicino all’istituto scolastico, affinché propongano piatti salutari nel loro menu, per famiglie con bambini Potreste essere interessati a leggere: Scuola, come stai? Esperienze e strumenti per la promozione dell'attività fisica nella scuola La dichiarazione di Odense. Il nostro ABC per equità, istruzione e salute TAG ARTICOLOAUTOEFFICACIA; AUTOSTIMA; CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI; CAPITALE SOCIALE; HEALTH PROMOTING SCHOOL;