L'advocacy politica: un approccio promettente per migliorare la sicurezza dei pedoni nelle comunità più povere.a cura di Paola Capra, Dors.Pubblicato il 17 Giugno 2013Aggiornato il 18 Marzo 2019Sintesi di studi/reviewIntroduzioneLo studio Advocacy per la sicurezza dei pedoniMetodologiaRisultati e conclusioniLe implicazioni per la praticaIntroduzioneLe lesioni associate agli incidenti stradali, in particolare nei bambini pedoni sono una delle maggiori cause di disuguaglianze in sanità, con percentuali molto più alte nei bambini appartenenti a famiglie con genitori disoccupati o provenienti dai quartieri più poveri.Numerosi sono gli interventi efficaci, tuttavia sono poco implementati o non opportunamente indirizzati a quelle aree deprivate che spesso hanno i più alti tassi di incidenti tra la popolazione che si sposta a piedi. Secondo il Glossario OMS della Promozione della Salute (vedi la traduzione in italiano a cura di Dors), per advocacy si intende “una combinazione di azioni individuali e sociali volte ad ottenere impegno politico, sostegno alle politiche, consenso sociale e sostegno dei sistemi sociali per un particolare obiettivo o programma di salute”.L’advocacy, nell’ambito della prevenzione degli incidenti svolge un ruolo importante e riconosciuto, anche se sono pochi gli studi rigorosi pubblicati al riguardo.Lo studio Advocacy per la sicurezza dei pedoniLo studio Lyons 2013, Advocacy per la sicurezza dei pedoni adotta l’advocacy politica come approccio promettente per implementare le evidenze efficaci tratte dalla ricerca scientifica, nell’intento di migliorare la sicurezza dei pedoni nelle comunità più a rischio del Regno Unito.E’ stato sviluppato un pacchetto contenente materiale vario per promuovere l’advocacy rispetto agli interventi più efficaci per la sicurezza dei pedoni ed è stato condotto uno studio randomizzato controllato (RCT) per valutare quanto questo approccio fosse efficace a migliorare la sicurezza dei pedoni nelle comunità più disagiate. L’intervento era indirizzato ai politici locali che rappresentavano le circoscrizioni elettorali e lavoravano nell’amministrazione locale, in quanto, nel Regno Unito le decisioni in merito alla sicurezza stradale, dalle strategie all’implementazione di interventi, sono in mano all’amministrazione locale. Gli obiettivi dello studio Lyons 2013 erano: Identificare, nell’ambito di comunità deprivate che annoverano alte percentuali di incidenti tra i pedoni, le aree (circoscrizioni elettorali) rappresentate dai politici locali; sviluppare un kit di materiali per promuovere azioni di advocacy dirette all’implementazione, da parte dei politici locali, di interventi efficaci per la sicurezza dei pedoni; condurre uno studio randomizzato controllato per verificare l’efficacia del kit esplorare i fattori di successo o di insuccesso dell’intervento MetodologiaLo studio Lyons 2013, Advocacy per la sicurezza dei pedoni, si è svolto in 4 regioni del Regno Unito: Galles del Sud, Sud Ovest dell’Inghilterra, Midlands dell’Est e Sud Est dell’Inghilterra, a 50 km dalle università di Swansea - Cardiff, Ovest Inghilterra – Bristol, Nottingham e Surrey. I partecipanti I partecipanti allo studio erano 617 politici locali eletti, rappresentanti di 239 circoscrizioni elettorali valutate più svantaggiate, situate in 57 amministrazioni comunali delle 4 regioni del Regno Unito sopra descritte, che hanno un dato in comune: alto tasso di lesioni per incidenti stradali nel biennio 2000-2003, nelle fasce più vulnerabili della popolazione (bambini dai 4 ai 16 anni e anziani oltre i 60).L'RCT è a cluster (gruppo), in quanto l’unità su cui si effettua lo studio non è il singolo individuo ma il distretto che, nell’ambito dell’amministrazione locale del Regno Unito è l’ente di base, comune a tutte le aree geografiche studiate. Corrisponde al comune italiano.Sia la percentuale di danni ai pedoni che l’indice di deprivazione vengono calcolati utilizzando fonti statistiche. L'intervento Trattandosi di un RCT i politici locali partecipanti sono stati suddivisi in 2 gruppi. Il gruppo di intervento ha ricevuto, nel mese di ottobre del 2005, via posta ordinaria, un kit per la promozione dell’advocacy, con informazioni specifiche sulla loro circoscrizione elettorale e informazioni generiche sugli incidenti pedonali.Le informazioni specifiche includevano, per ogni politico, i dati sulle alte percentuali di incidenti, una mappa delle località, nelle loro circoscrizioni elettorali, più a rischio di incidenti pedonali, per il biennio 2000-2003, una stima del valore monetario della prevenzione di questi incidenti.Le informazioni generali includevano i fattori di rischio per gli incidenti pedonali, dettagli sugli interventi più efficaci, fondati sulle evidenze, il ruolo del governo nelle azioni di implementazione e consigli su chi contattare nell’ambito dell’amministrazione locale, per favorire l’azione. Le informazioni del kit sono state rafforzate con un’intervista telefonica effettuata da 1 a 3 mesi successivi all’intervento. I politici locali assegnati al gruppo di controllo ricevevano informazioni generali sugli incidenti stradali e domestici nei bambini e consigli generici sulle misure preventive e sulle politiche del governo: non ricevevano invece alcuna informazione specifica, direttamente riferita alle loro circoscrizioni.Risultati e conclusioniGli esiti principali presi in esame a distanza di 25-30 mesi dall’intervento sono stati misurati a diversi livelli: a livello di circoscrizione elettorale percentuale di chilometri di strada su cui si è riscontrato un rallentamento del traffico per ogni circoscrizione quota di circoscrizioni in cui sono stati implementati nuovi interventi di sicurezza stradale a livello di scuole che rientrano nelle circoscrizioni elettorali percentuale di scuole con la presenza di zone 30 (dove non è consentito superare la velocità di30 km/ ora), per rallentare il traffico percentuale di scuole in cui sia presente un’iniziativa del movimento Safe Routes to School percentuale di scuole che offrono formazione pratica per chi viaggia a piedi percentuale di scuole che offrono altre azioni educative sulla sicurezza stradale a livello di esponenti politici locali percentuale di politici locali che hanno esercitato un’influenza per sostenere concrete misure di sicurezza stradale e azioni educative nelle loro circoscrizioni Gli esiti secondari sono stati raccolti tramite interviste semi-strutturate a distanza di 17-22 mesi dall’intervento e sono stati misurati a 2 livelli: a livello di scuole che rientrano nelle circoscrizioni elettorali percentuale di scuole che hanno in programma l’implementazione di zone 30 percentuale di scuole che hanno in programma un’iniziativa del movimento Safe Routes to School percentuale di scuole che hanno in programma corsi di formazione pratica per pedoni percentuale di scuole in fase di follow-up nel processo di costruzione di un piano per gli spostamenti a scuola percentuale di scuole in fase di follow-up nella programmazione di una o più delle misure sopra descritte. a livello di esponenti politici locali interesse nel tema della prevenzione degli incidenti infantili coinvolgimento nel tema della prevenzione degli incidenti infantili nei 12 mesi precedenti fiducia sulla possibilità di agire per aiutare a prevenire gli incidenti infantili nelle loro circoscrizioni elettorali specifici riferimenti alla sicurezza dei pedoni come un’azione di prevenzione degli incidenti infantili nelle loro circoscrizioni elettorali identificazione di barriere e facilitatori per iniziare a progettare di migliorare la sicurezza dei pedoni nelle loro circoscrizioni elettorali. Oltre ai politici locali, i dati sugli esiti principali e secondari sono ricavati da altre due fonti, le forze dell’ordine che si occupano di sicurezza stradale e i presidi delle scuole che appartengono alle circoscrizioni elettorali oggetto di studio. In riferimento agli esiti principali presi in esame, che intendono misurare il grado di implementazione di misure concrete per la sicurezza stradale, lo studio non dimostra differenze significative tra il gruppo di intervento e il gruppo di controllo.In riferimento agli esiti secondari, che esplorano le intenzioni e il livello di sensibilizzazione e di interesse riguardo al tema della sicurezza stradale, i politici nel gruppo di intervento, a cui è stato fornito il kit per promuovere l’advocacy, hanno riferito maggiore interesse, maggiore fiducia nella possibilità di agire per ridurre gli incidenti nei bambini della loro circoscrizione, maggiore coinvolgimento sul tema della prevenzione degli incidenti e maggiore identificazione di interventi per la sicurezza dei pedoni, idonei alle loro zone. In sintesi lo studio Lyons 2013 dimostra che un approccio indirizzato a politici locali, che rappresentano circoscrizioni elettorali deprivate con alti tassi di incidenti pedonali è efficace per aumentare l’interesse personale e il coinvolgimento dei politici a favore di migliori misure di sicurezza nelle loro aree; tuttavia questo interesse, 25 – 30 mesi dopo l’intervento, non ha aumentato in modo significativo l’implementazione di queste stesse misure.Le implicazioni per la praticaIn Inghilterra, con il passaggio delle funzioni di sanità pubblica dal servizio sanitario nazionale alle amministrazioni locali, è importante che i professionisti di sanità pubblica possiedano competenze di advocacy politica, per supportare e accompagnare i decisori politici nell’implementazione di azioni pratiche e di politiche informate dalle evidenze. Lo studio Lyons 2013 si è impegnato con successo con i politici di livello locale, aumentando l’attenzione e il sostegno politico verso il tema della sicurezza; tuttavia, in un anno e mezzo di tempo, questo interesse non si è tradotto nell’adozione di nuove misure. E’ perciò necessario comprendere le ragioni di tale limitata efficacia, in vista di un futuro approccio che punti sulla promozione dell’advocacy, oppure al fine di considerare altre modalità di affrontare la questione sicurezza stradale dei pedoni, nelle comunità fortemente svantaggiate. Il kit per l’advocacy, per la prima volta ha informato i politici inglesi eletti a livello locale con mappe e analisi del problema della sicurezza stradale, dettagliate a livello delle loro circoscrizioni elettorali. Questo elemento di novità ha consentito di evidenziare negli amministratori politici poca consapevolezza sulle reali dimensioni del problema del traffico stradale e una confusione di base nel considerare temi quali la velocità e gli incidenti stradali, in modo separato. I politici hanno individuato numerose barriere per progettare interventi di sicurezza per i pedoni: mancanza di finanziamenti altre priorità concorrenti tempi lunghi che la complessa organizzazione amministrativa richiede per progettare e implementare gli interventi strutture di rappresentanza sparse sul territorio mancanza di supporto da parte di funzionari spesso sotto pressione per la carenza di risorse adeguate e per il concorrere di interessi diversi. Spesso, sul tema della sicurezza stradale, i poteri decisionali e le responsabilità sono percepite come esterne alle strutture rappresentative; il potere di influenzare e fare pressione per apportare cambiamenti, può fare capo a individui e dipartimenti che non necessariamente gestiscono la sicurezza stradale. Le diseguaglianze negli incidenti stradali costituiscono un tema globale comune a molti altri paesi europei e i risultati dello studio sono generalizzabili anche a paesi con una struttura politica e risorse simili.Lo studio Lyons 2013 ha dimostrato che nell’ambito del Regno Unito è fattibile il disegno e l’implementazione di un pacchetto di advocacy in tema di sicurezza stradale e ha anche dimostrato che le informazioni prodotte aumentano l’interesse e modificano i comportamenti dei politici locali; tuttavia questo interesse non si traduce in azioni concrete. La ricerca, nel futuro, dovrà focalizzarsi su come orientare all’azione politica i pacchetti di advocacy, mediante: il convolgimento attivo dei mezzi di comunicazione locali e delle comunità e il rinforzo dei messaggi del pacchetto la narrazione di casi studio che, utilizzando metodologie qualitative, documentano l'implementazione delle misure di sicurezza stradale che hanno ottenuto successo l’ampliamento dei tempi di follow-up. Traduzione e adattamento dell'articolo originale: Lyons RA, Kendrick D, Towner EML et al. The Advocay for pedestrian safety study: cluster randomized trial evaluating a political advocacy approach to reduce pedestrian injuries in deprived communities. PLOS ONE 2013; 8 (4): e60158TAG ARTICOLOADVOCACY; DISUGUAGLIANZE SOCIALI; EVIDENCE INFORMED POLICY MAKING; PEDONI; SICUREZZA STRADALE;