Il nono laboratorio ha offerto una restituzione della partecipazione di Dors alla seconda Conferenza europea di Marketing Sociale tenutasi a Rotterdam nel mese di settembre 2014.
Dors offre agli operatori impegnati nella realizzazione del PRP e a chi vuole approfondire i singoli temi (operatori e decisori anche al di fuori del Servizio Sanitario Regionale) il documento del programma 2015, in versione ipertesto, arricchito dei link a documenti e siti citati. (AGGIORNATO!)
La rete SHE Piemonte apre una nuova annualità, le sue azioni si inseriscono all’interno del Piano Regionale per la Prevenzione e si confrontano con le nuove sfide valutative volute dal Ministero dell’Istruzione. Il percorso ricomincia da un monitoraggio e lo sviluppo di un sistema di valutazione.
Luogo: provincia di CuneoData: luglio 2013Comparto produttivo: agricolturaEsito: un agricoltore è decedutoDove è avvenuto: presso un terreno di un’azienda agricola situato sul fianco di una collinaCosa si stava facendo: l’agricoltore stava manovrando una trattrice cingolata a cui era collegata posteriormente una trinciatrice per eliminare delle sterpaglie in un terreno incoltoDescrizione infortunio:durante la manovra d’inversione di marcia, l’agricoltore ha perso il controllo del mezzo e si è ribaltato, terminando la sua corsa contro alcuni alberi presenti nella parte bassa del terrenoCome prevenire: la principale misura di prevenzione sarebbe di utilizzare in modo adeguato i dispositivi di protezione di cui sono dotate le attrezzature di lavoro.
Data di pubblicazione 28 luglio 2015Leggi la storia
Questo progetto - dell’Asl Torino 4 - ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. Principali punti di forza del progetto sono: il gruppo di lavoro multidisciplinare e intersettoriale, le alleanze costruite con la comunità, l’attenzione alla valutazione dei risultati, la sostenibilità e la trasferibilità dell’esperienza.
Un operaio cinese lavorava in un piccolo laboratorio della pietra come addetto al taglio. Mentre tagliava dei cubetti in pietra ha subito lo schiacciamento della mano destra a causa del mancato funzionamento dei sistemi di sicurezza. Ha riportato lesioni permanenti che tutt’oggi limitano la sua capacità lavorativa.
Pubblichiamo questo mese la seconda storia di infortunio con le raccomandazioni della comunità di pratica. Si tratta di un infortunio avvenuto durante l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone agricolo.
Luogo: provincia di Torino, PiemonteData: autunno 1992 ed estate 2011Comparto produttivo: ediliziaEsito: due lavoratori sono rimasti folgorati a distanza di alcuni anni l’uno dall’altroDove è avvenuto: il primo infortunio è avvenuto in aperta campagna al termine di lavori di getto nel cantiere di posa di un metanodotto; il secondo infortunio è avvenuto in un cantiere di un’area industriale dove era in costruzione un fabbricato.Cosa si stava facendo: in entrambi i casi sono stati coinvolti i bracci di un’autobetonpompa e le linee di alta tensione: nel primo infortunio si dovevano pulire i tubi per evitare che il calcestruzzo in essi contenuto si compattasse; nel secondo si stavano gettando le colonne al primo piano di un fabbricato.Descrizione infortunio: nel primo evento, la manovra di estensione in verticale del braccio dell’autobetonpompa nei pressi di una linea a 130 kV ha innescato un arco elettrico proiettando il lavoratore a 5 metri di distanza e provocandogli ustioni di primo, secondo e terzo grado.Nel secondo evento, per evitare alcuni ponteggi, si è dovuto sollevare il braccio dell’autobetonpompa avvicinandosi alla linea a 130 kV; l’arco elettrico conseguente ha provocato ustioni di secondo e terzo grado al lavoratore che stazionava tra autobetoniera e autobetonpompa.Come prevenire: entrambi gli infortuni si sarebbero potuti evitare se:
Data di pubblicazione: febbraio 2015Leggi la storia
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Sono disponibili i materiali (presentazioni, video, rapporti dei gruppi di lavoro e delle prospettive, documentazione...) del seminario su Partecipazione ed Empowerment (Avigliana, 18 febbraio 2015) per la redazione del Piano Regionale della Prevenzione. Il seminario è stato sostenuto dal Coordinamento Operativo Regionale per la Prevenzione (CORP) ed è stato organizzato dall’ASL TO3 in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale DoRS, la Rete O.M.S. Health Promotion Hospital & Health Services del Piemonte e con la Città di Avigliana.
Una storia di successo dovrebbe illustrare quali cambiamenti sono stati prodotti da un programma o da un progetto. Dovrebbe spiegare - pensando di rivolgersi a un pubblico generale - come e perché sono avvenuti questi cambiamenti (www.cdc.gov, 2007).
Il Coordinamento regionale della Prevenzione (CO.R.P) - Regione Piemonte - ha realizzato insieme a Dors una serie di azioni per valutare criticità e punti di forza del piano regionale di prevenzione 2010-2013, in vista dell’avvio della programmazione 2014-2018. Vi proponiamo i risultati dell'indagine in una serie di articoli che ci accompagneranno nei primi mesi del 2015.
La Giunta Regionale nell’ultima seduta del 2014, ha fra l’altro, individuato le linee su cui si svilupperanno i programmi di prevenzione nella Regione Piemonte nel prossimo triennio. Ecco il documento approvato e un commento sul lavoro che si prospetta.