Giovani alla guida: e i genitori quale ruolo giocano?a cura di Paola Capra, Mariella Di Pilato, DorsPubblicato il 22 Febbraio 2016Aggiornato il 18 Marzo 2019Sintesi di studi/reviewDa sapere Numerosi interventi si sono dimostrati efficaci nel migliorare nei genitori il ruolo di supervisione e monitoraggio dei comportamenti di guida dei figli, in fase di apprendimento, quando il figlio ancora inesperto, guida accanto all’adulto (esercitazioni pratiche, comunicazione genitore – figlio) e in seguito, quando sperimenta la guida da solo, senza la presenza di un adulto (definire dei limiti). Inoltre gli interventi hanno migliorato le competenze al volante del giovane conducente e ridotto i comportamenti rischiosi.Sono più di successo gli interventi specifici per la diade genitore – figlio adolescente che forniscono ai genitori strumenti concreti (per esempio pagelle settimanali, strumenti per la registrazione e la valutazione), che prevedono un impegno continuo e diretto del genitore, sono fondati su solide basi teoriche e un coerente approccio concettuale, informati da solide evidenze e che prevedono una rigorosa valutazione di risultato. Non è chiaro invece fino a che punto questi interventi possano essere efficaci per la riduzione degli incidenti stradali tra i giovani. Sono molteplici e in interazione tra loro i fattori che contribuiscono agli incidenti stradali fra i giovani e non è noto se intervenire sui genitori, escludendo le altre misure preventive, sia sufficiente per influire sulla probabilità di incidente. Gli interventi inclusi nella revisione Curry et al., 2015 (1) hanno l’obiettivo di migliorare la sicurezza del giovane guidatore, indirizzando ai genitori tematiche attinenti la sfera delle loro “cognizioni” (conoscenze, attitudini e credenze), dei loro comportamenti e competenze. Risultati dello studio La revisione Curry et al. 2015, prende in esame 15 interventi, classificati secondo l’approccio adottato. Interventi che diffondono passivamente i contenuti mediante diversi mezzi di comunicazione Sono 5 interventi: Checkpoints, Tennessee novice driver safety project, Parental supervision of teenage drivers in graduated driver licensing, Court-directed parent involvement program, Parent-teen driving agreement. (N.B.: per una descrizione approfondita di ogni intervento si rimanda all’articolo originale) Gli interventi che diffondono i contenuti in modo passivo tramite diversi mezzi di comunicazione (video, materiale a stampa, risorse online) e che non prevedono un impegno attivo dei genitori (o solo in minima parte, durante la fase di reclutamento e di raccolta di dati sulle attività) hanno un impatto minimo sui comportamenti dei genitori. Fanno eccezione interventi, è il caso di Checkpoints, con una solida base teorica e con più momenti di contatto. Questa tipologia di intervento è ampiamente trasferibile. Interventi che diffondono i contenuti mediante diversi mezzi di comunicazione e impegnano in modo diretto i genitori Si tratta di 6 interventi: Adapted Checkpoints, TeenDrivingPlan, Steering teens safe, Greenligth for life, Supporting a teen’s effective entry to the roadway (STEER), Safe drivers wanted.(N.B.: per una descrizione approfondita di ogni intervento si rimanda all’articolo originale) Gli interventi che diffondono i contenuti mediante vari mezzi di comunicazione (video, a stampa, online) e che prevedono un impegno concreto dei genitori hanno dimostrato effetti sul comportamento dei genitori, sull’acquisizione di competenze di guida nei giovani figli e sulla riduzione di comportamenti di guida azzardati e rischiosi. Impegnare in modo diretto e continuo i genitori è un vantaggio, anche se questo tipo di interventi aggiunge costi e riduce la trasferibilità. Interventi che utilizzano un dispositivo installato sul veicolo, per la registrazione di quanto accade (In-vehicle data recorder – IVDR) Gli interventi che adottano questo approccio sono 4: In-vehicle data recorder, DriveCam, DriveCam for families program, Green Road.(N.B.: per una descrizione approfondita di ogni intervento si rimanda all’articolo originale) Gli interventi che usano un dispositivo installato sul veicolo per registrare quanto accade, consentono di catturare in modo oggettivo e in tempo reale tutto ciò che concerne la guida e il guidatore e forniscono informazioni sulla qualità delle performance di guida del giovane, utili al giovane stesso e ai suoi genitori. Il vantaggio di questo approccio è che può garantire un feedback immediato sui comportamenti del conducente e informazioni oggettive ai genitori, anche se spesso l’uso di questi dispositivi non è accompagnato da istruzioni per i genitori, su come utilizzare le informazioni che vengono loro fornite.Un altro problema riguarda l’accettazione di questi dispositivi: infatti non è infrequente che genitori e figli considerino questi strumenti lesivi della privacy, pur non negandone l’utilità. Indicazioni per la pratica e per la ricerca Un programma onnicomprensivo che guidi le famiglie durante tutto il percorso necessario a conseguire la patente e che integri gli approcci psico-educativo, ambientale e politico avrebbe la probabilità di essere più robusto che un programma isolato, che include solo un approccio e che si focalizza su un ristretto periodo temporale. Ad oggi tuttavia sono molti i programmi globali e individuali che non hanno risultati di valutazione. Si auspica che ogni programma sia oggetto di rigorosa valutazione. Per sviluppare tali programmi è necessario prestare attenzione e approfondire alcuni aspetti: TempestivitàSe l’obiettivo principale è creare guidatori attenti e consci dell’importanza della sicurezza, gli sforzi perché la sicurezza sia considerata prioritaria saranno più efficaci se saranno precoci. Una guida sicura negli adolescenti può essere promossa efficacemente se la sicurezza stradale fa parte della cultura della famiglia. La ricerca suggerisce che le percezioni di genitori e figli adolescenti, riguardo ai compiti di supervisione dei genitori verso i figli al volante sono influenzate dai vari tipi di modelli genitoriali; in più, sulla questione sicurezza stradale esiste un’associazione tra clima familiare e comportamento dei giovani guidatori. Favorire l’adozione precoce, in fase di sviluppo del bambino, di efficaci modalità di comunicazione genitore – figlio e di una cultura positiva sulla sicurezza stradale, potrebbe facilitare in adolescenza il processo per imparare a guidare: sicuramente interventi precoci a livello di scuola, di comunità e di famiglia possono avere ricadute positive durante lo sviluppo: sono tuttavia opportuni studi più rigorosi specificamente centrati sui guidatori adolescenti. Interventi universali e interventi selettivi Sebbene tutti i genitori hanno bisogno di essere indirizzati per sostenere lo sviluppo dei loro figli nel divenire guidatori sicuri, per alcune famiglie è necessaria maggiore assistenza, per altre famiglie una guida ritagliata ad hoc, in particolare per gli adolescenti propensi verso comportamenti a rischio. Diversità e generalizzabilità Negli studi di valutazione inclusi nella revisione Curry et al., 2015 prevalgono famiglie con un alto livello di istruzione e di reddito: questo indica che sono più che mai importanti programmi e strategie di marketing capaci di raggiungere pubblici diversi, per esempio minoranze di altre etnie, famiglie poco sensibilizzate al problema della sicurezza e famiglie con basso livello di alfabetizzazione. Questo per valutare se l’impatto di un programma rimane lo stesso o cambia. Trasferibilità e sostenibilità Dovrebbe venire considerato con attenzione il diverso impatto che un impegno volontario rispetto ad un preciso mandato politico hanno ai fini dell’implementazione di interventi efficaci.Sebbene alcuni programmi si possano trasferire e adattare ad un pubblico più generale, altri sono costosi e difficili da trasferire ad un contesto più ampio e alcuni tipi di intervento, per esempio l’installazione sul veicolo di IVDR, sono particolarmente adatti per adolescenti ad alto rischio. Il coinvolgimento diretto dei genitori è più costoso e difficile da trasferire, ma il crescente uso di nuove tecnologie potrebbe essere utile nel confezionare informazioni su misura per le famiglie, secondo i bisogni. I programmi web-based hanno il vantaggio di raggiungere un largo pubblico a costi relativamente contenuti; questi programmi quindi sono trasferibili ad un pubblico più vasto in confronto ad interventi che richiedono strumenti costosi o contatti personali.Tuttavia, esiste una relazione tra frequenza e intensità di un intervento e suo effetto: un programma informativo una tantum, per quanto più facile da trasferire, sembra avere minore efficacia. Per il futuro la ricerca dovrà identificare la giusta frequenza perché un intervento sia efficace. Efficacia interna versus efficacia pratica L’impegno dei genitori a mettere in atto, con successo l’intervento raccomandato, in tutte le sue parti, è variabile e spesso basso.Gran parte delle valutazioni sono state condotte in un contesto sperimentale, lontano dal mondo reale: rimane difficile capire come l’intervento avrebbe funzionato in mancanza di valutazione o in un contesto meno ideale.Come è stato realizzato lo studio La revisione Curry et al. 2015 descrive e analizza criticamente gli interventi sulla guida degli adolescenti, che hanno come destinatari finali i genitori, per sintetizzare il loro successo rispetto a obiettivi dichiarati, per identificare le componenti dell’intervento più promettenti e le eventuali lacune conoscitive, per fornire una guida sulle carenze della ricerca e offrire spunti e indicazioni per lo sviluppo di interventi futuri.La revisione si concentra su interventi per adolescenti alla guida che includono una componente indirizzata ai genitori e con almeno un risultato dichiarato e misurato, relativo ai guidatori adolescenti e/o ai loro genitori. Gli interventi devono indirizzarsi a guidatori di età inferiore a 21 anni; gli studi di valutazione degli interventi non devono essere datati prima del 1990 ed essere in lingua inglese. La ricerca per identificare gli studi da includere nella revisione ha compreso sia letteratura pubblicata che letteratura grigia ed è stata effettuata consultando 26 banche dati., fra novembre del 2013 e gennaio del 2014. Sono stati identificati e sottoposti a revisione 219 studi: 31 articoli, relativi a 15 interventi hanno incontrato i criteri per essere inclusi nella revisione. Non sono stati inclusi nella revisione gli interventi che sono stati valutati secondo risultati di processo, quali l’accettabilità e la fattibilità ma di impatto. Riferimenti bibliografici (1) Curry AE, Peek-Asa C, Hamann CJ, Mirman JH. Effectiveness of parent-focused interventions to increase teen driver safety: a critical review. Journal of adolescent health 2015; 57: S6-S14TAG ARTICOLOCOMPORTAMENTO DEL GUIDATORE; GENITORIALITA'; P.R.P. 2014-2018; PROGETTI E PROGRAMMI; RAPPORTO GENITORI FIGLI;