Buone pratiche cercasi - C’è un messaggio per te 2.0 - ha ottenuto il riconoscimento di qualità
a cura di Paola Ragazzoni, Eleonora Tosco - Dors

Il progetto e i suoi punti forti

C'è un messaggio per te 2.0’ dell’Asl TO5 opera, all’interno di un ampio processo maturato negli ultimi anni sul territorio, in continuità e coerenza con le azioni precedenti, ispirate al progetto CCM “guadagnare salute in adolescenza”.

Mira ad offrire agli studenti  un percorso volto a stimolare una riflessione sulle dipendenze, favorendo una maggior consapevolezza su alcune abitudini che possono indurre nel tempo vere e proprie patologie. Grazie alla realizzazione di prodotti multimediali da parte dei ragazzi e all’azione dei peer educator sono stati create occasioni di “moltiplicazione  dell’azione preventiva”.

In dettaglio il progetto si propone di:

  • sensibilizzare sull'argomento fumo e salute;
  • favorire l’acquisizione di conoscenze al fine di aumentare la consapevolezza personale;
  • sviluppare, attraverso “l’imparare facendo”, una riflessione critica sul comportamento stesso;
  • stimolare creatività, curiosità e motivazione;
  • far elaborare ai ragazzi messaggi di promozione alla salute;
  • mogliorare la capacità di cooperazione e di lavorare in gruppo dei ragazzi attraverso tecniche specifiche;
  • favorire la disassuefazione dal fumo;
  • creare alleanze per costruire una rete territoriale per la prevenzione;
  • diffondere i prodotti realizzati dagli studenti attraverso il web;
  • ridurre le disuguaglianze attraverso l’informazione.

Il progetto prevede, appunto, attraverso il coinvolgimento degli studenti considerati come moltiplicatori dell’azione preventiva, l’avvio di azioni in contesti contigui e allargati, permettendo uno scambio di informazione bidirezionale secondo una modalità di “travaso informativo” coerente con il modello dei vasi comunicanti.

Il progetto ha previsto molteplici attività al livello individuale, di gruppo, per la scuola (open day per tutta la scuola) e per la comunità intera attraverso la diffusione dei video su web

I punti di forza del progetto:

  • il fatto di essere inserito e di operare in continuità con una strategia locale più ampia, regionale e nazionale
  • l’attenzione al coinvolgimento e alla partecipazione dei destinatari intermedi e finali
  • l’attenzione alla sostenibilità nel tempo (con un budget già assegnato e accordi di prosecuzione con le scuole)
  • il lavoro di rete sul territorio

Le riflessioni del responsabile di progetto

Dors ha chiesto alla responsabile del progetto, Antonietta De Clemente (ASL TO5) quali sono state le ricadute di questa esperienza sul gruppo di lavoro e sul territorio.

Ecco le sue riflessioni:

“Cosa ho imparato nel realizzare questo intervento?” “Ci sono ancora sul territorio attività riconducibili a questo progetto? Quali?”

Il progetto C’ è un messaggio per te 2.0 ha rappresentato una sfida per noi operatori sotto diversi punti di vista.

Un traguardo importante è stato quello di poter dialogare con la scuola e condividere un percorso di formazione per gli studenti che potremmo definire come un laboratorio o meglio un “officina di apprendimento”. Il termine laboratorio è la metafora di come è avvenuto l’apprendimento: uno spazio in cui gli studenti hanno potuto fare esperienze sia in gruppo che autonomamente, dove hanno imparato ad usare tecnologie, materiali e metodi che hanno stimolato in loro processi reali di apprendimento e hanno favorito la “costruzione” di conoscenze sul comportamento a rischio fumo.

L'imparare facendo e le conseguenti riflessioni hanno permesso la produzione di materiali multimediali significativi grazie all’esercizio delle competenze apprese sul campo.

L’apprendimento basato su compiti e progetti da realizzare ha fatto sì che lo studente operasse da protagonista in una dimensione concreta, significativa e collaborativa. Gli studenti, inoltre, attraverso la realizzazione di prodotti - messaggi- messi a disposizione alla comunità scolastica e poi in rete hanno assunto una funzione educativa e di promozione alla salute, assicurando la trasmissione di messaggi di salute in chiave preventiva.

L'età dei soggetti ha permesso di creare dei messaggi caratterizzati da linguaggi, codici e significati della contemporaneità e della attuale cultura giovanile. L’insegnante e gli operatori sanitari hanno agito in questo processo come agenti facilitatori e promotori di competenze.

Un ulteriore sfida è stata quella di ragionare in termini sia di prevenzione universale e sia di prevenzione selettiva poiché l’intervento ha coinvolto una popolazione scolastica di quindicenni. Come sottolinea la letteratura, questa fascia di età rappresenta una terra di confine, ma anche di sfondamento rispetto al comportamento a rischio fumo, che si può presentare in maniera già più o meno strutturata. Questo aspetto ha rappresentano una criticità importante ma, come si diceva, anche una sfida interessante nell’affrontare il progetto affinché risultasse “accettabile” anche da coloro che guardavano con sospetto un’attività che poteva essere valutata come una paternale o come una minaccia alla loro libertà di scelta rispetto di uno stile di vita.

Per quello che ci risulta, nel nostro territorio non esiste un progetto analogo. Esiste però un progetto che si basa sulla media education ma si rivolge agli studenti della scuola secondaria di primo grado e il programma Unplugged che non coinvolge gli studenti della fascia d’età considerato nel nostro intervento.

Volete candidare un vostro progetto perché sia valorizzato come buona pratica?

Se il vostro progetto è già caricato nella banca dati Pro.Sa visitate la sezione buone pratiche dove troverete tutte le informazioni necessarie.

Se, invece, non è in banca dati, per caricarlo, consultate la sezione come si usa Pro.Sa. e successivamente la sezione buone pratiche.


DOWNLOAD & LINK


TAG ARTICOLO