Investire nella promozione della salute: sfide ed opportunità
Glenn Laverack ci propone una nuova riflessione sulle sfide e le opportunità che il contesto di cambiamento dato dalla pandemia Covid-19 ci offre.
a cura di Glenn Laverack, PhD, Visiting professor, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento

Introduzione

Glenn Laverack ci propone una riflessione sulle sfide e le opportunità che il contesto di cambiamento dato dalla pandemia Covid-19 ci offre. La riflessione nasce dal dibattito emerso durante la recente Conferenza IUHPE e dalla letteratura. Rispondere alla povertà e alle disuguaglianze sociali crescenti richiederà un aggiornamento e una riqualificazione delle competenze dei professionisti della promozione della salute relative a: competenze culturali, metodi e strumenti delle scienze sociali, progettazione appropriata ai contesti e con il coinvolgimento delle comunità locali.

Glenn Laverack, Phd, oltre che essere Visiting professor presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento, Italia è Membro TAG su Behavioural Insights and Sciences for Health, Organizzazione Mondiale della Salute. Dal 2016 è advisor e collabora con DoRS.

La traduzione italiana è a cura di Mara Grasso e Claudio Tortone, DoRS Regione Piemonte.

Challenges and opportunities for health promotion in a changing landscape (in English)

Sfide ed opportunità per la promozione della salute in un contesto che cambia

La promozione della salute sta affrontando un contesto in mutamento, in quanto influenzato dal COVID-19 e dalle conseguenti crisi economiche e del mondo del lavoro. Tutto questo sta creando delle sfide e lo scopo di questo articolo è di identificare come la promozione della salute può essere rafforzata in un contesto che sta cambiando e come può sfruttare le nuove opportunità nel prossimo futuro.

L’impatto di una crisi economica grave e prolungata è già evidente in alcuni paesi europei dato che la gestione economica dei bilanci familiari è in forte difficoltà e le code per le mense si allungano. Le risorse della promozione della salute, compresa la forza lavoro data dagli operatori, sono state dirottate per affrontare il COVID-19, anche se le malattie cronico-degenerative sono cresciute durante lo stesso periodo. Sono incrementati i migranti e i rifugiati, sia per numerosità che per diversità di provenienza, così come altri gruppi più difficili da raggiungere come i disoccupati e i senza dimora. La povertà e le disuguaglianze sono cresciute, la salute fisica e mentale è peggiorata e ci sono state meno risorse disponibili per affrontare il carico di lavoro extra.

Ora è il momento giusto per riflettere sulle esperienze del passato per fare una valutazione delle sfide e delle opportunità per la promozione della salute nel futuro. In particolare, le raccomandazioni di aggiornare e riqualificare le competenze relative alla promozione della salute da parte di EuroHealthNet [1] e il dibattito della tavola rotonda alla conferenza IUHPE [2] possono aiutarci a capire come affrontare il contesto che sta cambiando formando una forza lavoro all'altezza della situazione e sostenibile per il futuro.

 

Affrontare le sfide, vecchie e nuove

Raggiungere i più vulnerabili nella società come i rifugiati e i migranti, le persone socialmente isolate e i poveri, che sono stati colpiti severamente dal COVID-19 e dalle crisi economica, pone delle sfide. Nel breve periodo, i vulnerabili possono essere raggiunti tramite interventi di promozione della salute specifici e su misura per loro. Tuttavia, nel lungo periodo, gli interventi che si concentrano sull’individuo e su un singolo rischio comportamentale hanno un impatto marginale sui determinanti che sono, prima di tutto, alla base della loro situazione. Affrontare i determinanti sociali della salute come parte integrante della promozione della salute è stata una sfida nel passato, ma oggigiorno è ancora più importante perseverare in questa direzione, poiché è un passaggio fondamentale per affrontare le cause della povertà e di una salute povera.

L’”arte e la scienza” della promozione della salute, cioè come interpretiamo l’evidenza scientifica e come usiamo la nostra esperienza, è stata già una sfida in passato [3]. A volte, durante la pandemia, è come se ci fossimo nascosti dietro l’evidenza quando prendevamo decisioni politiche difficili, anche quando l’evidenza era debole, contraddittoria o inesistente. Questo ha portato a scelte alternative limitate e a fare affidamento su approcci tradizionali, di controllo dall’alto della pandemia. La società e il modo in cui le persone interagiscono sono cambiati e dobbiamo essere preparati ad adottare una prospettiva più inclusiva, una prospettiva basata sulla comunità per affrontare le pandemie nel futuro.

Dobbiamo imparare ad avere fiducia nella nostra esperienza di professionisti e nel buon senso e, allo stesso tempo, nell’evidenza scientifica e trovare un modo efficace per trarre beneficio dall’esperienza collettiva di altri. Ad esempio, possiamo imparare dai lavoratori in prima linea tramite sondaggi e comitati consultivi e possiamo imparare dalle esperienze delle comunità consultandole e coinvolgendole. Le scienze sociali possono anche aiutarci a avere una comprensione più profonda delle questioni complesse come ad esempio la relazione tra le malattie infettive, i comportamenti umani e l’ambiente costruito. I professionisti della promozione della salute devono sviluppare le competenze per usare e interpretare i risultati che derivano dall'utilizzo dei metodi delle scienze sociali nel loro lavoro quotidiano.

La sfida della non-compliance agli interventi di promozione della salute, comprese le vaccinazioni, rimarrà una caratteristica comune fino a quando il cambiamento di comportamento non sarà accompagnato da un contesto politico che crea un ambiente di supporto e rende le persone capaci di avere più controllo sulle proprie vite [4].

 

Cogliere le opportunità

L'approccio sistemico alla società (whole of society approach) è un passaggio in avanti fondamentale per la promozione della salute, perché tiene conto e coinvolge i settori pubblici e privati, tutta la popolazione compresa quella con un credo religioso, in connessione con i servizi a livello locale e nazionale. L’Independent Panel for Pandemic Preparedness and Response ha concluso che quei paesi che hanno gestito con successo il COVID-19 hanno adottato un approccio sistemico alla società, ricercato una guida scientifica, coinvolto gli operatori della salute che lavorano nella comunità e i leader presenti nella stessa, coinvolto i più marginali e lavorato in maniera coordinata a livello locale e regionale [5]. La pratica della promozione della salute riconosce nella propria metodologia di lavoro il valore dato dalla costruzione delle competenze (capacity building), dalla partecipazione e dall’empowerment, aspetti che sono intrinseci dell’approccio sistemico alla società. Comprendere come questo approccio può essere perseguito meglio è un obiettivo importante per tutti i paesi europei e che può essere supportato dalle organizzazioni regionali (come DoRS), nazionali e internazionali (IUHPE e OMS).

L'attuale contesto in mutamento crea un’opportunità per la promozione della salute per fornire interventi specifici e su misura per le persone e i gruppi più difficili da raggiungere nella società. Mobilitare i migranti e i rifugiati, ad esempio, è stato efficace, tramite interventi specifici, nel controllare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili e nel promuovere le vaccinazioni [6]. La promozione della salute può coinvolgere le organizzazioni della comunità che possono agire da ponte tra le politiche di salute e il coinvolgimento della comunità e può costruire le competenze dei leader locali. La programmazione per il coinvolgimento e il sostegno delle organizzazioni della comunità locale e delle reti delle associazioni di volontariato è una buona pratica di promozione della salute che dà alle comunità locali più voce e garantisce un migliore equilibrio tra approcci dal basso e approcci dall’alto.

La comprensione del contesto locale nelle diverse dimensioni – socio-culturale, politica, economica e storica - è fondamentale per una buona pratica in promozione della salute. L'analisi del contesto culturale prende in considerazione come il sistema dei valori, le tradizioni e le credenze possono influenzare la salute e il benessere [7] e fornisce l’opportunità di poter lavorare in un modo significativo con i gruppi difficili da raggiungere.

 

Rafforzare la promozione della salute per affrontare un panorama in cambiamento

La promozione della salute è stata tradizionalmente associata con le malattie cronico-degerative, il maggior carico di malattia e con i comportamenti per il cambiamento degli stili di vita. La pandemia COVID-19 ha dimostrato che la promozione della salute è anche importante per controllare le pandemie. Il rafforzamento della promozione della salute per affrontare il contesto che cambia deve, in parte, prevedere una migliore definizione del ruolo della promozione della salute nei confronti sia delle malattie non trasmissibili, quali le cronico-degenerative, sia di quelle trasmissibili. La promozione della salute deve riposizionare se stessa al fianco delle aree tecniche che hanno guadagnato popolarità durante la pandemia, come le scienze comportamentali e la comunicazione dei rischi. L’health literacy e la salutogenesi sono degli strumenti importanti, ma la promozione della salute fornisce un valore aggiunto considerevole con una prospettiva più ampia che affronta povertà e salute povera tramite un approccio sistemico alla società, l’empowerment e i determinanti sociali di salute. In un contesto che cambia la finalità della promozione della salute, sia a livello accademico e sia a livello pratico, deve essere ampliata e definita per mostrare i suoi benefici specifici.

 

Rafforzare e migliorare le competenze professionali

Rispondere alle nuove sfide richiederà un aggiornamento e una riqualificazione delle competenze dei professionisti della promozione della salute, che possono essere meglio raggiunte se facenti parte di uno quadro d'insieme che preveda l’impegno verso strategie di capacity building e una collaborazione più stretta tra la ricerca e la pratica.

 

1. Aggiornamento e riqualificazione delle competenze culturali

Un intervento culturalmente sensibile e riflessivo funziona in modo significativo, presta attenzione ai differenti bisogni ed è sensibile alla posizione culturale e alle percezioni delle persone. La promozione della salute non è culturalmente competente e gli studenti non ricevono di solito una formazione sulle competenze culturali o la diversità. Ai promotori della salute deve essere fornito un aggiornamento delle competenze affinché siano criticamente consapevoli dell’uso della conoscenza professionale, del linguaggio e dell’esperienza nell'ambito di una “pratica riflessiva” [8] che abilita la competenza culturale.

 2. Aggiornamento e riqualificazione sui metodi delle scienze sociali

I metodi e le tecniche delle scienze sociali, tra le quali i focus group e le interviste individuali; le ricerche rapide relative a conoscenze, atteggiamenti e pratiche; le analisi “veloci e sporche” di dati qualitativi e le revisioni rapide della letteratura sono tutte competenze essenziali per i professionisti della promozione della salute e devono diventare una parte di routine nella loro formazione.

 
3. Aggiornamento e riqualificazione sulla progettazione di un programma

Una competenza di base per i professionisti della promozione della salute è la capacità di progettare un programma all’interno di uno specifico contesto culturale che sappia affrontare un problema reale di salute, e questa capacità necessita della scelta di un modello di progettazione appropriato, di uno schema per la pianificazione (dall’alto e dal basso), di un approccio strategico, di metodi di valutazione e dell’uso delle migliori evidenze disponibili. Tutto ciò richiede una comprensione della teoria, la consapevolezza di ciò che funziona e ciò che non funziona e l’applicazione di metodi e strumenti in contesti differenti.

4.  Aggiornamento e riqualificazione sul coinvolgimento della comunità

Un'altra competenza importante per i professionisti della promozione della salute è quella di saper coinvolgere le comunità per dare loro più voce e per avere un ruolo attivo nella progettazione di un programma, nella sua implementazione e valutazione [9]. Gli strumenti per il coinvolgimento della comunità esistono già e devono essere previsti nella formazione dei professionisti della promozione della salute, con pari importanza tra i modelli e gli schemi teorici e i casi studio di buone pratiche.

 

Bibliografia

  1. EuroHealthNet (2020) Skills for health: Up and re skilling for a sustainable recovery. EuroHealthNet conference report. 3/12/2020 (leggi anche l'articolo in italiano)
  2. International Union for Health Promotion and Education (2021) Roundtable debate: Rethinking health promotion to better address change in Europe. 11th IUHPE European conference on health. Girona, Spain. 15/6/2021
  3. Laverack, G. (2017) The challenge of the ‘art and science’ of health promotion. Challenges. 8, 22; doi:10.3390/challe8020022. 
  4. Laverack, G. (2017) The challenge of behaviour change and health promotion. 8, 25. Challenges. doi:10.3390/challe8020025C.
  5. The Independent Panel for Pandemic Preparedness & Response (2021) COVID-19: Make it the Last Pandemic. The Independent Panel for Pandemic Preparedness and Response
  6. Laverack, G. (2018) The Challenge of Promoting the Health of Refugees and Migrants in Europe: A Review of the Literature and Urgent Policy Options. Challenges. 9(32): 1-12.
  7. Napier, D et al (2014) Culture and Health. The Lancet, Vol. 384, No. 9954, p1607–1639.
  8. Laverack, G. (2018) Is health promotion culturally competent to work with migrants? Global Health Promotion. Vol 25(2): 3-5.
  9. Gilmore B, Ndejjo R, Tchetchia A, et al. (2020) Community engagement for COVID-19 prevention and control: a rapid evidence synthesis. BMJ Global Health; 5:e003188. doi:10.1136/ bmjgh-2020-003188.

 

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