È disponibile la traduzione in italiano del documento “Investments that Work for Physical Activity” (Gapa, febbraio 2011), la pubblicazione nata come complemento alla Carta di Toronto e già descritta su Azioni (aprile, 2011). Una risorsa pratica a sostegno delle linee progettuali nazionali e locali per la promozione dell’attività fisica.
A partire dai dati della revisione Cochrane Baker-2011, Dors descrive le tipologie degli interventi di comunità per la promozione dell’attività fisica e ne evidenzia i modelli teorici di riferimento, le strategie e gli aspetti da irrobustire. Il contributo orienta le iniziative regionali di promozione dell’attività fisica ed è arricchito dalla scheda di sintesi in italiano della revisione.
La Carta di Toronto (Global Advocacy for Physical Activity, 2010) nasce come strumento di advocacy per la promozione di uno stile di vita attivo e sostenibile per tutti. Dors ha coordinato il processo di traduzione in lingua italiana della Carta. La Carta di Toronto in lingua italiana è anche disponibile sul sito del progetto CCM Regione Emilia-Romagna "Azioni per una vita in salute".
… e i benefici per la salute aumentano in modo modesto ma costante. La disponibilità di brevi intervalli di tempo, per fare attività fisica durante momenti prestabiliti della giornata lavorativa e scolastica, si dimostra un’innovativa e promettente azione di promozione della salute pubblica. Dors ha curato la sintesi in lingua italiana della revisione.
La revisione sistematica di Thompson Coon et al. (2011) ha rilevato alcuni promettenti e diretti effetti sul benessere mentale autoriferito da coloro che avevano svolto l’esercizio fisico in ambiente naturale. Tali effetti non sono stati invece rilevati dopo gli esercizi in ambiente chiuso.
I risultati di una recente revisione sistematica di Biddiss et al. rispondono: “Sì, almeno nel breve termine”. I videogiochi attivi (Active Video Games – AVGs) possono offrire, a bambini e giovani, la possibilità di fare movimento in modo divertente, superando alcuni degli ostacoli comuni alla pratica dell’attività fisica. Gli autori consigliano, tuttavia, di utilizzare queste tecnologie con un approccio di gruppo.