Buone pratiche cercasi. Il progetto Guadagnare Salute a Podenzano ha ottenuto il riconoscimento di qualità
a cura di Paola Ragazzoni, Claudio Tortone, Dors

Il progetto e i suoi punti forti

Guadagnare Salute a Podenzano - Sviluppare a livello locale la promozione della salute, secondo i principi del programma Guadagnare salute” della AUSL di Piacenza si propone di agire sui quattro fattori di rischio (fumo, inattività fisica, scorretta alimentazione, abuso di alcol) del programma “Guadagnare Salute – rendere facili le scelte salutari” attraverso una progettazione partecipata e un percorso di empowerment della comunità che diventa così primario artefice del proprio benessere.

Nel progetto sono ben descritte e commentate le varie tappe del “lavoro di comunità”: le modalità adottate per il progressivo coinvolgimento dei cittadini nella scelta, progettazione e realizzazione delle azioni, come i cittadini hanno deciso di proseguire in modo autonomo l’attività di promozione della salute, i risultati e la valutazione del progetto.

Sono state scelte, progettate e realizzate in maniera partecipata una serie di attività: Cucina insieme, La mensa scolastica come momento educativo, Il nostro orto, Salta-Rotola-Rimbalza (Parkour), Il laboratorio di teatro, la Mostra dell’utopia, Pedibus, Bicibus e Gruppi di Cammino.

I principali punti di forza del progetto:

  • L’analisi del contesto e dei determinanti di salute ricca e dettagliata permette di fare riflessioni sulla trasferibilità in altri contesti
  • Percorso formativo e di accompagnamento rivolto agli operatori sanitari, quali “facilitar ori” di un processo di attivazione e sviluppo della comunità
  • La descrizione del processo di attivazione della comunità
  • La valutazione di processo effettuata da un consulente esterno
  • La valutazione di impatto del percorso sulla comunità sia in termini di attività realizzate che in termini di partecipazione e progressiva autonomia della comunità (empowerment di comunità)

Ecco le riflessioni della responsabile del progetto, Elisabetta Borciani (AUSL di Piacenza)

 

Quali sono state le ricadute di questa esperienza sul gruppo di lavoro e sul territorio?

La realizzazione del progetto ci ha permesso di verificare la grande potenzialità della partecipazione sviluppata con la logica botton-up nell’ambito della promozione della salute non solo perché permette di individuare gli interventi che avranno maggiore successo in una determinata comunità ma anche perché aumenta il capitale sociale e aumenta l’empowerment in quanto le persone, assumendo su di sé la responsabilità della propria salute, iniziano ad agire in modo continuativo, al di là dei limiti temporali del progetto stesso, prendendosene cura.

Un altro aspetto importante è la competenza acquisita dagli operatori che sono ora in grado di applicare il metodo del lavoro di comunità, sia dal punto di vista dei principi (qualità delle relazioni, aspetti etici, equità, partecipazione intesa come collaborazione paritaria tra istituzioni e cittadini) sia dal punto di vista degli aspetti tecnici, quali, ad esempio, l’importanza delle decisioni assunte in gruppo attraverso il problem solving collaborativo, l’importanza delle modalità di coinvolgimento degli stakeholders, le tecniche di facilitazione dei piccoli gruppi e dei grandi gruppi.

Ci sono ancora sul territorio attività riconducibili a questo progetto? Quali?

Si, ci sono due tipi di attività riconducibili al progetto. Una è relativa al territorio di Podenzano dove è attiva e stabile l’Associazione “Guadagnare Salute a Podenzano”, nata al termine di questa esperienza, grazie all’impegno di un gruppo di cittadini che, dopo aver partecipato al progetto, hanno deciso di continuare ad occuparsi della salute della propria comunità. L’Associazione non solo ha mantenuto alcune azioni avviate con il progetto, ma ne anche attivate altre e ha avviato collaborazioni con il Comune e la scuola locale facendosi promotrice di interventi di promozione della salute.

Il secondo tipo di attività è legato all’applicazione del metodo “lavoro di comunità” utilizzato a Podenzano in altri contesti. Sono state individuate le comunità di Traversetolo (PR), le cui caratteristiche sono molto simili a quelle di Podenzano, e il quartiere Besurica della città di Piacenza che rappresenta un contesto più fluido e più complesso dal punto di vista delle relazioni e delle dinamiche esistenti. Questo secondo progetto sta volgendo al termine, ma dalle valutazioni intermedie e dai primi risultati che stanno emergendo si può affermare che gli obiettivi sono stati raggiunti, pur con alcune differenze rispetto alla possibilità di una prosecuzione autonoma e stabile delle attività sul territorio. La valutazione di questi due ulteriori progetti permetterà, quindi, anche di comprendere se esistono e quali sono le pre-condizioni del contesto che permettono il completo raggiungimento dell’obiettivo di autonomia dei cittadini e di stabilità nel tempo delle loro attività. Sarà anche interessante confrontare le esperienze di questi progetti con gli altri cinque che sono stati sostenuti nel programma regionale “Progetti di Comunità – Guadagnare Salute in contesti di comunità”: il convegno  dell’11 maggio sarà un appuntamento interessante di confronto e apprendimento.

Volete candidare un vostro progetto come buona pratica?

Se il vostro progetto è già caricato nella banca dati Pro.Sa visitate la sezione buone pratiche dove troverete tutte le informazioni necessarie.

Se, invece, non è in banca dati, per caricarlo, consultate la sezione come si usa Pro.Sa. e successivamente la sezione buone pratiche.


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