La revisione sistematica Saunders 2013, pubblicata sulla rivista PLOS one, valuta gli effetti che il trasporto attivo ha sulla salute della popolazione. Dors ne ha curato la sintesi con un occhio ai dati piemontesi e nazionali e con indicazioni pratiche indirizzate ai decisori.
700 operatori che lavorano nel welfare sono arrivati, da tutta Italia, a Torino (8-9 novembre) per incontrarsi, narrarsi, arricchirsi reciprocamente. E sperimentasi nel pensare e nel sentire creativo, alla ricerca di una nuova prospettiva del welfare, quale “bene comune” in un orizzonte segnato dalla fragilità dei diritti e dalla sfiducia.
Il progetto PROMO aveva lo scopo di identificare le buone pratiche in materia di salute mentale per i gruppi socialmente emarginati in Europa. Il focus era sull’erogazione dell’assistenza sanitaria e sociale per le persone con problemi di salute mentale appartenenti a uno dei sei gruppi seguenti: disoccupati di lunga durata, senza fissa dimora, prostitute di strada, richiedenti asilo/rifugiati, immigrati irregolari, comunità nomadi. Il progetto è stato condotto nelle due aree più svantaggiate delle capitali dei seguenti 14 paesi dell'Unione Europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Germania, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il presente documento riassume i principali risultati in materia di prestazione di servizi per questi gruppi e le opinioni degli esperti circa la qualità dell'assistenza fornita loro.
CONTEXTUS, promossa nell’ambito del Fondo Europeo per i Rifugiati, è un’iniziativa di informazione e formazione rivolta agli operatori dei centri di accoglienza e del territorio che si prefigge di creare sistemi e sinergie per favorire le possibilità di presa in carico delle persone più vulnerabili che richiedono protezione internazionale. Una sezione del sito, chiamata Vulnerabilità e Resilienza, intende fornire una raccolta di strumenti e materiali di analisi e di riflessione per approfondire l'aspetto psico-sociale della presa in carico delle persone richiedenti asilo e protezione internazionale.
La sezione Vulnerabilità e Resilienza si articola nelle seguenti rubriche:
L’OMS presenta il progetto The Mental Health: Evidence and Research (MER). Ha come obiettivo di colmare il divario tra ciò che è necessario e ciò che è attualmente disponibile per ridurre il carico dei disturbi mentali in tutto il mondo e per promuovere la salute mentale. Il team MER trasforma questo obiettivo in azione attraverso i seguenti progetti principali:
I tre progetti hanno lo scopo di aumentare l’informazione e la base di conoscenze sulla salute mentale. Queste informazioni possono essere a loro volta utilizzate per rafforzare i sistemi di cura di salute mentale che si tradurrà in una migliore assistenza e servizi per l’individuo e la comunità. Cliccando sui link corrispondenti ai progetti si otterranno informazioni dettagliate su ciascuno.
La Rete Italiana Città Sane - OMS è una associazione di Comuni italiani, nata nel 1995 come movimento di Comuni e divenuta nel 2001 associazione senza scopo di lucro. Il sito web ospita rende disponibili i materiali dei convegni nazionali e la sezione Progetti, da ricercare per Regione. Vai al sito della Rete.
Lo studio, pubblicato nel mese di aprile 2013 su PLOS ONE, rivista ad accesso libero, valuta se un intervento di advocacy indirizzato ad esponenti politici locali del Regno Unito è efficace per ridurre il rischio di incidenti pedonali, tra la popolazione che abita le zone più svantaggiate e indigenti.
Sito internet promosso da "Canadian Active and Safe Routes to School Partnership". Sono disponibili manuali, strumenti, risorse per progettare e valutare l'attivazione di percorsi "attivi" e sicuri nel tragitto casa-scuola-casa.
Il 6 aprile si celebra la Giornata mondiale dell’attività fisica. Dors mette a disposizione dei suoi lettori, per diffondere il messaggio dell’importanza dell’attività fisica, la traduzione italiana del Poster della Giornata mondiale dell’attività fisica 2013, prodotto dal governo catalano nell’ambito del PAFES (Plan de actividad física, deporte y salud). Invitiamo i lettori a segnalare le iniziative a favore dell'attività fisica di cui sono promotori e a conoscenza.
Un modo attivo per organizzare riunioni di lavoro o occasioni di incontro.
In via sperimentale, dal 2013, i cortili scolastici di alcuni Istituti scolastici della città di Torino saranno aperti alle famiglie del quartiere fino a giugno e nei mesi di settembre e ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle 19.00. I cortili - pensati per accogliere il gioco e la socializzazione - sono stati attrezzati per attività ludiche e ricreative.
Ente promotore: ASL TORINO 1 - Regione Piemonte (Italia)Destinatari finali e intermedi: utenti/pazienti dei servizi aziendali, operatori sanitari, decisoriObiettivo generale e principali attività: a partire dai risultati raggiunti con il progetto Lavoratori sani in aziende sane sono stati realizzati 11 progetti di promozione e prescrizione dell’attività fisica rivolti a utenti/pazienti di molteplici servizi aziendali. I risultati apprezzabili e l’intesa tra l’Azienda sanitaria e la Scuola del cammino di Saluzzo hanno dato origine al primo Centro di cammino terapia. Il Centro si propone di attivare percorsi mirati di prescrizione dell’attività fisica nella popolazione con patologia esercizio-sensibileSi segnala per: la costruzione di alleanze multi professionali tra molteplici servizi aziendali e con il territorio regionale e cittadino. I primi risultati ottenuti nei 220 partecipanti ai progetti sono degni di nota sia rispetto ai benefici di salute che di qualità della vita
Ubriacarsi è pratica comune nel contesto della vita notturna ed è in relazione a numerosi comportamenti a rischio. Misurare il livello di alcol nel sangue fuori dalle discoteche per incoraggiare i giovani ad agire responsabilmente potrebbe essere una strategia preventiva: lo studio spagnolo Calafat 2013 valuta l’efficacia di questa misura.
A Londra, GoodGym è un’organizzazione di volontariato che propone ai suoi membri un programma di palestra itinerante, per mantenersi in forma facendo qualcosa di buono nella propria comunità.
Il Capitale Sociale (CS) è entrato a pieno titolo a far parte dei fattori che influenzano il benessere e la salute, integrando ed arricchendo il bagaglio di risorse (economiche, culturali, ambientali) che individui e comunità hanno a loro disposizione. Vi riportiamo alcune prime riflessioni su questo concetto per evidenziare le sue ricadute sulle politiche di promozione della salute e sviluppo del benessere individuale e di comunità.