Ciò che si chiede alla letteratura scientifica è affidabilità, onestà, competenza. Le evidenze scientifiche devono essere presentate in forma accessibile, comprensibile, utile e valutabile. Evitare certezze ingiustificate e presentazioni di parte, utilizzare narrazioni chiare; sforzarsi di informare e non di persuadere.
Oggi parliamo di tre progetti della SS Promozione della Salute dell’ASL TO3 che hanno raccolto le domande e le sollecitazioni che arrivavano dalla scuola. Usando le metodologie e gli strumenti della ricerca sociale e attivando il coinvolgimento di persone, scuole e servizi ASL in una visione a rete e integrata, con un'idea-valore: l'essere informati in maniera critica e dialogica è la prima mossa per difendersi e mettere in atto comportamenti protettivi.
È necessario un cambiamento della logica organizzativa per arrivare a un modello di cure domiciliari integrate. Solo condividendo un approccio di promozione della salute, sostiene Giulio Fornero, possiamo organizzare un ospedale che guarda e coinvolge il paziente, ma anche il territorio come 'risorsa' di cura e salute. Le associazioni lavorino insieme per questo cambiamento indispensabile e le istituzioni siano disponibili al confronto.
Nelle emergenze di sanità pubblica, le prove, gli interventi e le decisioni procedono simultaneamente con conoscenze e raccomandazioni in continuo mutamento. Gli approcci ideali della politica e della pratica basata sull'evidenza non sono risultati idonei ad affrontare le incertezze che sorgono nelle situazioni in continua evoluzione.
Pubblichiamo 4 infografiche per promuovere comportamenti attivi nei periodi in cui siamo costretti a rimanere a casa. Sono rivolte a genitori, a chi lavora da casa, a chi vive in condizioni considerate di rischio e di vulnerabilità.
La straordinaria diffusione della disinformazione durante la pandemia è stata e continua ad essere impressionante. E' riconosciuto, ormai da tempo, quanto una buona comunicazione e una buona salute viaggino di pari passo. E' necessario quindi, investire in interventi e strategie quali l'health literacy, utili a contrastare la cattiva informazione e a facilitare l'accesso a una comunicazione basata sulle evidenze.
L’epidemia di COVID-19 ha dato il via, in modo rapidissimo, ad una delle più grandi campagne sul cambiamento dei comportamenti nella storia della comunicazione della salute. Quali approcci comunicativi sono stati utilizzati? Che cosa funziona e per chi? Una riflessione dal dipartimento di Marketing Sociale della Griffith University, Australia.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha risvegliato l’attenzione verso una semplice pratica di igiene personale: il lavaggio delle mani. #maninalto dell’AO Ordine Mauriziano ha realizzato un video-tutorial per i bambini chiusi in casa durante il lockdown, ma sempre attuale.
L’articolo prende spunto dalla descrizione di un approccio evidence-based sperimentato e valutato in varie realtà ospedaliere durante l’epidemia di Sars, che mira al contrasto degli effetti stressanti sul personale sanitario impegnato in prima linea, attraverso lo sviluppo/aumento delle abilità di resilienza. Si enfatizza il valore della costruzione di una “resilienza organizzativa” a livello dell’intero sistema sanitario, a partire da alcuni studi e raccomandazioni internazionali.
L’OMS lo scorso 14 aprile ha aggiornato la strategia globale per rispondere alla pandemia da COVID-19. Il documento ha l’obiettivo di aiutare a guidare la risposta a livello nazionale e subnazionale. Dors ha tradotto e contestualizzato all’Italia le 6 condizioni che l’OMS considera necessarie per passare alla fase 2.
Gli ospedali sono considerati ambienti ad alto tasso di criticità comunicativa. Le persone che abitano questi spazi hanno interessi, bisogni e capacità di orientamento molto differenti tra loro. Per queste ragioni, la comunicazione visiva assume un'importanza strategica. Il manuale recensito questo mese descrive le caratteristiche peculiari dello spazio-ospedale e le strategie comunicative per renderlo un ambiente accessibile, comprensibile, inclusivo e responsivo.
I problemi nati a seguito della crisi della Cochrane Collaboration sembrano rendere incerto il suo futuro e mettere in crisi la centralità delle prove in medicina.